Nel primo trimestre 2019 il valore delle esportazioni della provincia di Vercelli è risultato superiore ai 636 milioni di euro, segnando un aumento pari al 12,5%, il dato più alto a livello regionale.
La performance registrata a livello della provincia si inserisce in un contesto generale che ha visto dinamiche diverse a livello territoriale. A fronte di una media nazionale positiva attestata al +2,0% assistiamo ad un generale calo dell’area nord occidentale del Paese che ha segnato -2,0%, nel cui ambito il Piemonte ha registrato una maggiore contrazione pari a -3,6%.
“I dati di questo primo trimestre sulle esportazioni destano qualche preoccupazione, considerata la generale contrazione registrata a livello piemontese, dove le sole eccezioni sono rappresentate dalle province di Cuneo e Vercelli, interessando tra l’altro quasi tutti i comparti di specializzazione con la sola eccezione degli alimentari e bevande – dichiara Alessandro Ciccioni, Presidente della Camera di Commercio di Biella e Vercelli -. Dobbiamo sempre ricordare che i dati vengono confrontati con il 2018, anno che ha rappresentato il punto più alto per le esportazioni. Il dato eclatante per Vercelli non deve nascondere le difficoltà registrate da alcuni comparti: avevamo sottolineato come le politiche protezionistiche e daziarie degli Stati Uniti, la frenata della crescita in Cina e i rallentamenti delle economie nell’Eurozona fossero una serie di elementi chiaramente sfavorevoli per gli scambi. I segnali non sono confortanti, di export abbiamo vissuto negli anni della crisi, è evidente che la sfida globale richiede che le imprese vengano sostenute sempre più dalle istituzioni per meglio difendere, valorizzare e promuovere il Made in Italy”.
Per Vercelli, nel complesso, il dato è di rilievo (+12,5%), specie considerando le medie regionali e nazionali ed il fatto che il confronto è con un periodo riferito al 2018, anno record per l’export.
Anche per la provincia di Vercelli è il settore manifatturiero a coprire quasi in esclusiva la quota dell’export provinciale, segnando nel complesso un aumento del +14,2% dei volumi di vendite all’estero. Il tessile abbigliamento registra un +21,5%, in questo settore però è il solo comparto degli articoli di abbigliamento, il più importante in termini di valori assoluti, a trainare la crescita confermando il buon periodo, registrando un incremento pari a +38,9%, mentre dati in negativo si rilevano per i prodotti tessili (-15,3%).
In aumento anche il settore dell’industria metalmeccanica, con il solo calo (tra i comparti con un minimo peso in termini assoluti) dei mezzi di trasporto (-18,3%). Segnaliamo la buona performance del comparto dei macchinari ed apparecchi n.c.a. (+10,2%).
Si registrano aumenti per il settore alimentare (+17,9%), mentre è sostenuta la dinamica degli articoli farmaceutici (+29,0%). Crollo, in percentuale, ma con valori assoluti più marginali, il comparto residuale degli altri prodotti (-61,1%).
Il bacino dell’UE 28 si conferma la destinazione principale delle esportazioni vercellesi, coprendo il 58,1% delle vendite all’estero. Considerando i paesi che assorbono le quote più significative dell’export provinciale, risultano positive le esportazioni verso la Francia (+11,8%), il Regno Unito (+58,3%) e l’Austria (+76,3%), mentre sono in leggero calo quelle verso Germania (-2,6%) e la Spagna (-1,0%). Nel complesso l’area comunitaria ha mostrato dinamiche positive, con un dato globale di aumento dell’export pari a +13,5%.
Buona anche la performance dell’export nei mercati extra UE che ha registrato un aumento pari al +11,0%, influenzato dalla forte espansione verso gli Stati Uniti (+39,6%) e la Cina (+26,7%), mentre in questo primo trimestre tra i mercati con una certa importanza registriamo una contrazione delle esportazioni verso Giappone e Turchia.





