Vercelli Soccorso, una realtà sempre più importante in provincia

 

Vercelli – Al pari del volontari delle più famose Croce Rossa e Croce Blu, hanno svolto un ruolo importante e indispensabile nei giorni di pandemia e continuano a svolgerlo con grande professionalità. Sono i dipendenti e i volontari di Vercelli Soccorso, che aderiscono all’Anpas (l’Associazione nazionale pubbliche assistenze) e che hanno sede a Prarolo in via Marconi 7, le vecchie scuole elementari.

In Italia sono tre le grandi Associazioni di pubblica assistenza: la Croce Rossa, ovviamente, poi la Misericordia e appunto l’Anpas. Fino a poco tempo fa, l’ex farmacista di Albano, Villarboit e Greggio Cesare Daneo (oggi insegnante di Chimica) e la moglie, Gabriella Saviolo, insegnante, entrambi istruttori 118,  con il loro gruppo di volontari facevano appunto parte delle Misericordie d’Italia. Poi, dal gennaio 2019, hanno dato via a Vercelli Soccorso, ed il loro socio numero uno, la persona che ha curato formalmente nascita dell’associazione volontari del soccorso, era il compianto notaio Giuseppe Torelli, morto prematuramente all’inizio di quest’anno.

Con tre dipendenti (due soccorritori e una amministrativa super brava e alacre: Glenda Giorcelli), tre ambulanze ed un consistente, anche se non abnorme, numero di volontari, Vercelli Soccorso ha fatto tesoro dell’esperienza di nove anni di Misericordia e la sta mettendo a disposizione del territorio provinciale.

Cesare Daneo

La pandemia è piombata come un filmine a ciel sereno anche su Vercelli Soccorso, che però non si è fatta trovare del tutto impreparata perché, come spiega Daneo, i corsi di formazione sull’emergenza sono stati da sempre un suo pallino, e a gennaio cde n’era uno aperto di soccorritore del 118.

I pacchi di Specchio dei Tempi affidati a Vercelli Soccorso per la distribuzione

“Certo – dice il dottor Daneo – Covid, di colpo, ha cambiato tutto, ma devo dire che siamo riusciti ad adattarci in fretta e che le nostre ambulanze sono diventate un punto di riferimento anche per il trasporto dei malati Covid”. E qui il fondatore di Vercelli Soccorso racconta un episodio significativo. “Una Casa di riposo, che non era quella di Vercelli – dice – aveva un malato Covid riconosciuto, che ha subito posto correttamente in isolamento, ma che aveva la necessità di sottoporsi alla dialisi. Ci siamo fatti carico del trasporto in ospedale e ritorno, attuando protocolli scrupolosissimi rigorosi: andavamo a prendere il malato con tutte le più accurate procedure di sicurezza. Una volta portato in ospedale, attraverso i percorsi Covid, il malato, si procedeva alla sostituzione di tutti i Dpi che avevano addosso e alla sanificazione dell’ambulanza mentre il malato di sottoponeva alla Dialisi. Poi lo riportavamo alla Casa di riposo e, tornati in sede, altra sanificazione radicale dell’ambulanza e di noi stessi”.

Nei giorni di lockdown, ma anche adesso, Vercelli Soccorso sta svolgendo un servizio sanitario encomiabile, ma anche un servizio sociale non indifferente, distribuendo le mascherine alla cittadinanza (molte quelle di Olmo) e i pacchi alimentari ai bisognosi: ad esempio quelli firniti da “Specchio dei Tempi” de La Stampa.

Terminata la Pandemia, Vercelli Soccorso continuerà a mettersi a disposizione della gente. Intanto Daneo ha un sogno nel cassetto: quello di andare a tenere corsi che lui chiama di “micro emergenza” nelle scuole. Spiega: “E’ importante andare nelle scuole a spiegare ai giovani come devono comportarsi in caso di problemi all’apparenza banali, come ad esempio una copiosa epistassi, ma anche nel caso di un’emergenza, qui tutt’altro che ‘micro’, per la quale si renda necessario far funzionare un defibrillatore”. Conoscendo la caparbietà di Daneo, siamo certi che questi corsi si faranno – post Covid permettendo – si faranno.

Edm

Love
Haha
Wow
Sad
Angry

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here