Anche Vercelli raggiunta dalla protesta Black Lives Matter per l’omicidio di George Floyd

Vercelli – “Tu vali ogni secondo”. Un verso del cantautore canadese Forest Blakk riportato su uno dei cartelli inalberarti dai manifestanti diceva tantissimo sulla morte di Gerge Floyd, il quarantaseienne afroamericano ucciso il 25 maggio scorso dall’agente di Minneapololis Derek Chauvin, che, per immobilizzarlo, gli ha tenuto un ginocchio pressato sul collo per 8 minuti e 46 secondi.

 

E se ciascuno di noi vale ogni secondo, immaginatevi la vita del povero George Floy che l’ha lasciato dopo 526 interminabili secondi, mentre, disperatamente, egli implorava il suo aguzzino, dicendogli: “Non riesco a respirare. Per favore, per favore. Per favore, amico”.

Poco fa, in piazza Cavour, poco meno di duecento persone, in gran parte giovani, in buona parte di colore, hanno manifestato con quell’assassinio restando in silenzio (alcuni di loro si sono anche inginocchiati, sotto una pioggia battente) appunto per 8 minuti e 46 secondi.

Anche Vercelli è dunque stata toccata dalla protesta del movimento “Black Lives Matter” (le vite dei neri contano) che, nato nel 2013 (per protestare contro l’assoluzione di un bianco che aveva ucciso un giovane afroamericano) , ora ha assurto una dimensione mondiale dopo la terribile morte di Floyd.

 

La protesta (composta e con le mascherine indossate dalla stragrande maggioranza dei manifestanti) si è spostata poi sui temi delle altre minoranze: “Quante persone non riescono più a respirare perché vivono la disuguaglianza sulla propria pelle perché donne, perché neri, perché ebrei, perché lesbiche?”, diceva un depliant diffuso dagli organizzatori.

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1 commento

  1. Invece di protestare per la giustizia sanità scuola lavoro i morti per il covid questi lo fanno per un nero morto ingiustamente in America, questi sono il futuro dell’Italia,

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