Da ottobre, uno dei tesori più conosciuti di Vercelli, è esposto alla British Library di Londra. Il Vercelli Book, manoscritto in antico anglosassone della fine del X secolo, conservato in Biblioteca Capitolare, è infatti uno dei protagonisti assoluti della mostra temporanea “Anglo Saxon Kingdoms. Art, World, War”.
L’esposizione ripercorre sei secoli della storia anglosassone, dalla caduta dell’Impero Romano alla conquista Normanna, raccontando la storia, l’arte, la letteratura e la cultura attraverso opere provenienti da molte biblioteche e collezioni estere, oltre che dal tesoro conservato dalla British Library.
Il Vercelli Book dopo mille anni è tornato in Inghilterra e si è riunito con gli altri tre testimoni della poetica anglosassone medievale: il Cotton Vitellius della British Library, anche conosciuto come Beowulf, l’Exeter Book della Exeter Cathedral Library e il Junius 11 della Bodleian Library.
A corredo dell’esposizione sono molte le iniziative della British Library, tra cui l’Incontro di studio Manuscript in the Anglo-Saxon Kingdoms (13-15 dicembre 2018). Durante questo momento di studio e confronto, Winfried Rudolf professore della Georg-August-Universität di Göttingen proporrà un intervento proprio sul Vercelli Book, dal titolo “The Return of the Vercelli Book: New Observations on Its Italian Provenance”. Rudolf collabora con la Biblioteca Capitolare da molti anni, non solo per le proprie ricerche, ma anche nell’ambito della Vercelli School of Medieval European Palaeography (VSMEP) nata da un accordo formale stretto tra la Capitolare, l’Università di Gottinga e lo University College di Londra (UCL).
All’Incontro di studio della British Library sarà presente Timoty Leonardi, Conservatore Manoscritti e Rari, tra i principali promotori della Biblioteca Capitolare di Vercelli in ambito internazionale. Tra i manoscritti conservati, il Vercelli Book è sicuramente quello più famoso, conosciuto sia da studiosi italiani sia stranieri.
Il codice, considerate le sue unicità, è costantemente oggetto di studio ed un recente intervento di restauro della sua legatura ha portato alla luce nuove importanti informazioni che verranno presentate a Londra. Il manoscritto è stato restaurato da Bottega Fagnola di Torino, grazie al contributo finanziario dell’azienda vercellese Adverteaser.