Venezia, Leone D’Oro 2020: premio alla carriera per Tilda Swinton e Ann Hui

Dopo la conferma che la 77esima edizione della kermesse cinematografica italiana si farà nel Lido di Venezia dal 2 al 12 settembre 2020, ecco arrivare le prime succose novità: proposta dal direttore del festival, ovvero Alberto Barbera, il consiglio d’amministrazione della Biennale ha decretato che la regista cinese Ann Hui e l’attrice poliedrica Tilda Swinton riceveranno il Leone d’Oro, l’equivalente italico dell’Oscar alla Carriera.

La prima è una delle registe più affermate del continente asiatico, appartenuta alla corrente New Wave di Hong Kong tra gli anni 70 e 80 che ha rivoluzionato completamente il modo di fare cinema in oriente. La Hui, durante la sua carriera, è riuscita a spaziare dal melodramma alle storie di fantasmi, fino ad arrivare alla letteratura, ai thriller e alla punta di diamante dei film “made in Hong Kong”: le arti marziali (chiamati in patria con i termini “gongfupian” e “wuxiapian”). In Europa sono conosciuti i suoi “Nu ren si shi”, concorrente al festival di Berlino nel 1995 e “A Simple Life”, film del 2011 proiettato alla 68esima edizione della Biennale di Venezia. La regista ha, al momento, all’attivo ben 28 film.

La seconda è un’attrice britannica che non ha bisogno di presentazioni. La premio Oscar dotata di rara versatilità (Miglior Attrice non protagonista nel 2008 per “Michael Clayton”) ha potuto collaborare con grandi registi e produzioni in parti difficili, ambigue, androgine o addirittura maschili, ricevendo sempre un plauso da critica e pubblico. Tra i film più noti la possiamo ricordare ne Le Cronache di Narnia, Il Curioso Caso di Benjamin Button, Constantine, Snowpiercer, Grand Budapest Hotel, Doctor Strange e il più recente Suspiria di Luca Guadagnino dove interpreta ben tre ruoli!

Barbera ha tessuto le lodi delle due artiste: “la più apprezzata, prolifica e versatile del continente asiatico” per la prima mentre “una delle interpreti più originali e intense affermatesi sul finire del secolo scorso” per la seconda. L’entusiasmo della regista e dell’attrice non si è fatto attendere: “Sono davvero felice di ricevere questa notizia e sono onorata per il premio, sono così felice che non riesco a trovare le parole. Spero solo che nel mondo tutto volga presto per il meglio e che ognuno possa sentirsi di nuovo felice come io mi sento in questo momento”, dichiara la Hui, mentre la Swinton afferma: “Porto nel cuore questo grande festival da tre decenni ed è con grande umiltà che ricevo questo riconoscimento: sarà per me una vera gioia venire a Venezia, soprattutto quest’anno, per celebrare l’immortale arte del Cinema e la sua ribelle capacità di sopravvivenza di fronte a tutte le sfide che il cambiamento può porre a noi tutti”.

Ricordiamo ancora una volta che il festival si terrà al Lido di Venezia dal 2 al 12 settembre nel rispetto e nella conformità delle norme stabilite per la prevenzione di un ultetriore contagio causa Covid-19.

 

Emanuele Olmo

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1 commento

  1. Si tratta di due personaggi gia’ da tempo “nel mirino” del Deep state cinematografico (la regista da sempre premiatissima, l’attrice solo a partire dal film The Deep end … il titolo … che caso!), del tutto compatibili con la cultura occidentale ultimamente emergente ovunque, come Hollywood pretende/regge, Trump permettendo.

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