Oscar 2020, la storica serata dei “parassiti” vissuta tutta d’un fiato

 

Per chi inizia a seguire l’assegnazione dei premi più ambiti del cinema, osservando al scalata cerimonia dopo cerimonia, di solito, la Notte degli Oscar arriva con dei pronostici quasi certi, soprattutto se si visionano i Golden Globe, definiti come un vero e proprio antipasto degli Academy Awards.

E se spesso si veniva lasciati di sasso per la consegna delle statuette d’oro a film meritevoli solo di un enorme “politicamente corretto” ma con poche qualità effettive (vedasi Moonlight, vincitore del Miglior Film del 2017 ma caduto completamente nell’oblio), quest’anno a buon diritto va detto che a dirigere la premiazione è stata la più pura meritocrazia!

 

Seguendo l’ordine della serata, si parte subito in pompa magna con la consegna “telefonata” a Brad Pitt per C’era una Volta a… Hollywood come Miglior Attore non Protagonista. Per il Miglior Film d’Animazione, ritorna a dominare la Disney Pixar con il mediocre Toy Story 4, quarto capitolo superfluo di una trilogia già chiusa magnificamente.

Vince Hair Love per il Miglior Corto d’Animazione per poi passare ad uno dei premi più importanti: Miglior Sceneggiatura Originale, vinta con grande merito da Bong Joon-ho e soci per Parasite. Jojo Rabbit, invece, per quella Non Originale. The Neighbor’s Window è il vincitore per il Miglior Corto, dopodiché C’era una Volta a… Hollywood riceve la sua seconda ed ultima statuetta della serata per le Migliori Scenografie, premiate per l’assoluta bellezza nella rievocazione della Hollywood degli anni ’60. Come di consuetudine per i film di stampo storico, è Piccole Donne a vincere i Migliori Costumi mentre le sezioni di Miglior Documentario e Miglior Corto Documentario sono vinte rispettivamente da Made in USA – Una fabbrica in Ohio e Learning to Skateboard in a Warzone (If You’re a Girl).

Si ritorna con uno dei premi più ambiti ma anche questa volta, molto prevedibile: come per Brad Pitt, dopo la vittoria agli Screen Actors Guild Awards, ai Satellite Awards, BAFTA e Golden Globe, è Laura Dern a vincere l’Oscar per la Migliore Attrice non Protagonista.

Miglior Montaggio Sonoro a Le Mans 66 mentre doppietta consecutiva a 1917 per il Miglior Sonoro e la Migliore Fotografia, ritirato da un commosso Roger Deakins alla sua quindicesima candidatura e seconda vittoria. Ritorna Le Mans 66 per il Miglior Montaggio, così come 1917 per i Migliori Effetti Speciali. Trucco e Acconciature, una delle poche se non l’unica categoria dove in molti possono trovarsi in disaccordo, va a Bombshell per il lavoro fatto su Charlize Theron nel tentativo, un po’ anonimo, di renderla uguale alla giornalista di scandali Megyn Kelly.

 

Previsto ma comunque accolto con grande calore è Miglior Film Internazionale (e non più Straniero) per Parasite, mentre la Miglior Colonna Sonora è aggiudicata Joker per l’incredibile composizione della violoncellista Hildur Guðnadóttir. Sempre in ambito musicale vince la Miglior Canzone un commosso Elton John per (I’m Gonna) Love Me Again presente in Rocketman.

Da nominare il potente intermezzo di Eminem con Lose Yourself che ha fatto ballare tutta la sala e la toccante Yesterday dei Beatles cantata da Billie Eilish nel momento più toccante della serata, quello dell’ “In Memoriam”.

 

Arrivano alla fine i premi più succulenti: la prima grande sorpresa della serata è la vittoria di Parasite per la Miglior Regia, dove tutti quotavano 1917 per il suo perfetto pianosequenza. Prevedibile ma da tutti voluto, i premi Miglior Attore e Attrice Protagonista a Joaquim Phoenix per Joker e Renée Zellweger per Judy. Fuochi d’artificio per il premio Miglior Film, andato contro ogni aspettativa a Parasite che diventa il primo film straniero a vincere questa tipologia di premio da quando sono stati creati gli Academy Awards, ovvero 92 anni fa!

 

Questa cerimonia segna, tra le altre cose, molti nuovi record: Brad Pitt e George Clooney sono ora gli unici attori ad aver vinto il premio per il Miglior Film come Produttori (12 anni schiavo, Argo) e il Miglior Attore non Protagonista (C’era una volta a… Hollywood, Syriana). 1917 è il primo film, negli ultimi 50 anni, a vincere l’Oscar per i Migliori Effetti Speciali, il primo fu Tora! Tora! Tora! del 1971.

 

Renée Zellweger è la seconda attrice, dopo Cate Blanchett per The Aviator, a vincere l’Oscar per l’interpretazione di qualcuno che vinse un Oscar. Infine, nella storia del cinema furono solo due i personaggi che vinsero un Oscar ma venendo interpretati da due attori diversi: Vito Corleone grazie a Marlon Brando e Robert DeNiro e ora Joker per Heath Ledger e Joaquim Phoenix!

 

 

 

Emanuele Olmo

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