Riceviamo a pubblichiamo:
L’Uciim (Unione Cattolica Italiana Insegnanti Medi), sezione G. Berzero di Vercelli, in collaborazione con l’Ufficio Scuola dell’Arcidiocesi di Vercelli, propone per la conclusione dell’anno scolastico in corso il consueto momento di riflessione spirituale rivolto sia agli insegnanti sia agli studenti, in particolare delle classi terze della scuola secondaria di primo grado e delle classi quinte della scuola secondaria di secondo grado, in vista degli esami finali dei rispettivi ordini di scuola.
E’ parso infatti opportuno e significativo proseguire la tradizione ininterrotta della “Messa degli esami” che è divenuta un appuntamento atteso e partecipato, nel momento impegnativo e coinvolgente della preparazione degli esami. Nonostante il persistere dell’incertezza legata alla diffusione del Coronavirus, che ha messo a dura prova tutta la società e la scuola in modo particolare, la Messa degli esami conserva tutto il suo valore simbolico. Essa esprime infatti il desiderio di ritrovarsi, di condividere la stessa esperienza di vita e di sentirsi uniti nella preghiera di fronte ad un decisivo impegno, che è bello affidare anche all’aiuto di Dio: Tempo di esami, non solo studio!
La Santa Messa sarà celebrata, in presenza e nel rispetto dei protocolli di sicurezza, dall’arcivescovo Monsignor Marco Arnolfo venerdì 28 maggio, alle 17, presso il duomo di Vercelli. Durante la messa, animata dai canti dei giovani della parrocchia della Regina Pacis di Vercelli, gli studenti avranno la possibilità di consegnare all’altare le loro personali preghiere e ricevere la benedizione speciale dell’arcivescovo, insieme al tradizionale segnalibro con la preghiera per gli esami.
La preghiera è sempre una cosa buona. Per essere promossi agli esami potrebbe essere sufficiente studiare, evitando così al Padre Eterno ulteriori grattacapi. Libero arbitrio! Al contrario non si spinge verso la preghiera per gli esami di tipo medico, covid e vaccini. Per quei casi la Chiesa confida in San Virologo (agisce per.. Motu proprio)… Per tale difformità v’é una possibile spiegazione: i professori fanno le ingiustizie al contrario i virologi son sempre salomonici.