Vaccini anti-influenzali boom di richieste: il via il 26 ottobre. Fossale: “Ci aiuti la Guardia medica”

Sonno moltissimi i cittadini vercellesi che, stante l’imminente arrivo dell’influenza stagionale con l’incombenza del Covid, quest’anno vogliono sottoporsi al vaccino antiinfluenzale e che stanno chiedendo ai loro medici di famiglia di mettersi lista. Ma come funzionerà quest’anno e che cosa cambierà rispetto agli altri anni?

Lo spiega Pier Giorgio Fossale, segretario dell’ordine dei medici.

Premette Fossale: “La Regione ci aveva Detto che avremmo dovuto prenotarli nelle farmacie Oggi, giovedì 1° ottobre, ma proprio stamane ci è arrivata la mail che dovremo attivarci, invece dal 5 ottobre e che, in teoria, la possibilità di fare i vaccini scatterà dal 26 ottobre, tre giorni prima rispetto al 29 dello scorso anno anno. E dire che la Regione aveva garantito che saremmo partiti quest’anno, vista la situazione del tutto eccezionale, assai prima rispetto al 2019. Non mi sembra un anticipo molto rilevante. E poi, visti i numeri e le norme anti Covid da rispettare negli ambulatori, ci saranno non pochi problemi”.

Continua il presidente dell’Ordine: “Primo problema sarà quello che, secondo i nostri calcoli, non potremo vaccinare quotidianamente che otto persone all’ora, tutte su prenotazione e,  ovviamente, quando faremo le vaccinazioni, non riusciremo a fare anche le visite. Come presidente dell‘Ordine ho proposto alla direttrice del Distretto sanitario Asl dottoressa Francesca Gallone, al direttore sanitario dell’Asl Gianfranco Zulian e al collega Alessandro Stecco, presidente della Commissione regionale alla Sanità, di inserite i dottori della Guardia medica in questo servizio, sostituendo, come già fanno il sabato e la domenica, i medici di famiglia impegnati nelle vaccinazione. Faccio un esempio, per capirci: si decide che i 120 medici di famiglia dell’Asl il martedì e il mercoledì, ad esempio, facciano solo le vaccinazioni e in quei giorni per le visite normali sopperisca la Guardia medica. Potrebbe essere una soluzione. Nel frattempo anche l’Asl annuncerà quando, sempre con le cautele da adottare per il Covid, sarà in gradi di aprire il suo servizio Sisp (Igiene e sanità pubblica) alle vaccinazioni”.

Conclude Fossale: “Vorrei infine ricordare che il vaccino anti-influenzale non è obbligatorio ed è gratuito per gli over 60: io lo consiglio caldamente, mai come quest’anno, a tutti. Non abbiamo invece ancora notizie sul vaccino contro il pneumococco, che protegge dalle polmoniti batteriche, e che è a sua volta assolutamente consigliabile per le persone anziane o con particolari patologie”.

Nel pomeriggio è arrivata anche l’ufficialità della Regione che in una nota scrive: “La vaccinazione antinfluenzale in Piemonte partirà lunedì 26 ottobre 2020 e potrà continuare anche oltre il mese di dicembre 2020”. La stessa Regione poi comunica ai medici di medicina generale e ai pediatri di libera scelta che, a partire da lunedì prossimo, 5 ottobre, potranno effettuare la prenotazione delle prime dosi presso qualsiasi farmacia. “Sia per motivi di distribuzione che di contenimento delle quantità inutilizzate e della corretta conservazione, gli ordini di vaccino saranno commisurati alla seduta vaccinale programmata dal singolo medico – prosegue la Regione -. La Regione ha provveduto per tempo, fin dall’aprile scorso, all’ordinazione di un milione e 100 dosi di vaccino, vale a dire il 54 per cento delle dosi in più rispetto a quelle utilizzate l’anno scorso (700 mila), con l’intento di allargare il più possibile la platea degli utilizzatori e facilitare così l’emergere delle diagnosi covid che, appunto, potrebbero essere condizionate dai medesimi sintomi dell’influenza stagionale. Il vaccino antinfluenzale disponibile per la campagna di vaccinazione 2020-2021 è il Vaxigrip Tetra (inattivato tetravalente), disponibile in maggior quantità in formato monodose. La prima tranche di fornitura è di 400 mila dosi, alla quale seguiranno altre tre tranche nelle settimane de 2, del 9 e del 16 novembre”.

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3 Commenti

  1. Personalmente accolgo con piacere questa iniziativa del vaccino “caldeggiato” dai media ma non obbligatori. Cosi’ fra un anno potremo ricavare la tabella dei vaccinati e no. Una tabella a doppia entrata. Conosceremo cosi’ le 4 percentuali di vaccinati-sopravvissuti, vaccinati-deceduti, nonvaccinati-sopravvissuti e nonvaccinati-morti. La si poteva fare anche per gli anni scorsi ma forse i virologi non si vollero cimentare.

  2. confrontando i dati passati-recenti con i passati remoti e futuri potremo ricavare un’idea su quali saino i soggetti più efficaci nel decidere? .. i virologi dell’anno scorso, i cittadini dell’anno a venire o la medicina di qualche decennio fa???
    https://www.researchgate.net/publication/342145787_Vaccinazione_antinfluenzale_che_cosa_dicono_le_prove_scientifiche_Vaccinare_in_modo_indiscriminato_anziani_gravide_bambini_e_sanitari_puo_risultare_piu_dannoso_che_utile

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