“Svegliare l’aurora” è il convegno, organizzato dal MEIC (Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale) di Vercelli per ricordare la figura di don Cesare Massa, che si terrà sabato 1 dicembre dalle 8.30 alle 17 nell’Aula Magna del Seminario Arcivescovile.
“Svegliare l’aurora” è anche il titolo di un libro scritto da don Cesare Massa che raccoglie le riflessioni su alcuni Salmi, da lui commentati su Radiodue nell’estate del 1983. Il Salmo 130 era uno dei più amati dal religioso: «L’anima mia attende il Signore più che le sentinelle l’aurora».
Educatore e cittadino, oltre che sacerdote, così Mauro Allolio, Tommaso Di Lauro, Filippo Campisi, Maura Forte e Andrea Raineri hanno presentato don Cesare Massa nella conferenza che si è tenuta nella Sala Giunta del Comune di Vercelli.
Per l’occasione è stato consegnato il testamento spirituale di Massa, “A lode e gloria della Sua Grazia”, scritto il 4 luglio del 1997 a Goreme durante un viaggio in Cappadocia, in cui egli riassume in poche pagine tutte le esperienze più importanti della sua vita, le sue passioni e la sua fede.
Tra gli amici ricordati spicca Enzo Bianchi, «al quale sono legato in modo misteriosamente divino». Il priore della comunità di Bose sarà uno dei tanti relatori che si avvicenderanno durante il convegno di sabato. Parleranno anche Mino Vittone, monsignor Marco Arnolfo, Marilena Fonsatti, Maurizio Ambrosini, monsignor Luigi Bettazzi, Guido Bodrato, Gianni Novello, Julian Paun, Maria Ter Steeg, Claudio Ciancio e Beppe Elia, moderati da Filippo Campisi.
Al pomeriggio gli interventi di Tommaso Di Lauro, Giovanni Cattaneo, Daniela Sironi, Francescantonio Guidotti, monsignor Marco Allolio e monsignor Enrico Massironi, in questo caso introdotti da Paolo Pomati.