Un sessantacinquenne di Buronzo è stato denunciato alla procura dela Repubblica dai carabinieri per aver ucciso una gatta con un colpo di carabina: rischia una pena dai 4 mesi ai 2 anni di reclusione.
Tutto incomincia il 26 giugno scorso, quando un trentunenne si presenta alla stazione dei carabinieri ndi Buronzo per fare una denuncia: “Non trovavo più la mia gatta, Mafalda. Quando finalmente l’ho trovata zoppicava, era ferita, e l’ho subito portata da un veterinario di Cossato, che però non è riuscito a salvarla. Il veterinario è però andato alla ricerca di che cosa poteva esserle successo e ha scoperto che aveva in corpo un proiettile calibro 4,5”.
I carabinieri hanno appurato che si trattava del caratteristico piombino di una carabina ad aria compressa e, con i colleghi carabinieri forestali di Albano Vercellese, si sono messi in azione cercando di scoprire chi, in zona, avesse una carabina regolarmente denunciata.
La ricerca non è stata lunga: i nomi dei possessori erano pochi e alla fine si è puntato su uno, chiedendo un decreto di perquisizione all’autorità giudiziaria. E’ stata così trovata l’arma, e anche i proiettili. A quel punto, l’uomo, un sessantacinquenne del luogo, ha confessato: “Sono stato io”.
Sono immediatamente scattate la denuncia alla Procura (il reato è il 544 bis del codice penale, che punisce chiunque cagioni la morte di un animale per crudeltà e senza necessità), la confisca dell’arma e la revoca del porto d’armi.
Questa è una giornata positiva: scovato (e ha già confessato) l’assassino per crudeltà e senza necessità del gatto di Buronzo;
ma anche: individuati alcuni degli esecutori del Predente di Haiti (morto subito) e della moglie. In questo caso non v’è l’aggravante di “mancanza di necessità” .. “ragioni” ce ne sono una sfilza, “inconfessabili”. La Giustizia farà il proprio corso, come al solito.
https://www.rt.com/news/528648-haiti-president-suspects-arrested/