Trino: presentati gli interventi per la ristrutturazione del ponte sul Po

Si avvicina a grandi passi la data di inizio dei lavori di messa in sicurezza mediante esecuzione di ripristino tecnologico del ponte sul fiume Po a Trino.

La struttura, così come la conosciamo oggi, risale al 1949, è situata sulla Strada Provinciale 32 TrinoConfineProvincia di Alessandria”, portando da Trino a Camino. Nonostante rispetti pienamente gli attuali parametri di sicurezza, l’iniziativa del Comune di Trino è stata presa come misura di prevenzione, al fine di evitare un possibile decadimento futuro del ponte. Il progetto è stato presentato questa mattina nella Sala Consiliare del Municipio di Trino, dal Sindaco Daniele Pane, dal Presidente della Provincia di Vercelli Eraldo Botta, il Vice Presidente Pier Mauro Andorno e dall’Ingegner Marco Acerbo, responsabile del progetto.

 

“Questo progetto – ha spiegato il Sindaco di Trino Daniele Pane – unitamente ad altri che sono stati realizzati e che realizzeremo, serve a mettere in sicurezza il nostro territorio. In questo caso, il progetto non riguarda il fiume, ma la viabilità. E’ un’opera necessaria, che riguarda una via di collegamento molto importante tra la Bassa Vercellese e il Monferrato; anche dal punto di vista della promozione turistica, permette di sviluppare una sinergia ancora più solida tra il nostro territorio e le colline monferrine. Speriamo che questo sia solo il primo di una serie di progetti riguardanti la situazione idrogeologica sul territorio di Trino, di cui prossimamente andremo a discutere in Regione”.

Nella realizzazione che verrà degli interventi, un ruolo importantissimo è stato ricoperto dalla Provincia di Vercelli, che ha appoggiato con impegno ed entusiasmo l’iniziativa del Comune di Trino, portando un grande aiuto anche nella fase di reperimento dei fondi.
“La Provincia di Vercelli – osserva il Presidente Eraldo Botta – è da sempre vicinissima a tutti i comuni del proprio territorio: abbiamo subito accolto le sollecitazioni del Sindaco Pane e dobbiamo ammettere che in questa occasione abbiamo avuto anche un pizzico di fortuna, portando a casa un progetto molto importante. Il Decreto Ponti ci ha permesso di reperire i fondi necessari non solo per l’allargamento, ma anche per la completa messa in sicurezza
di un ponte che ha settant’anni di storia, una struttura completamente in cemento armato molto importante per la viabilità del nostro territorio e la nostra presenza in questo progetto vuole testimoniare la vicinanza al territorio e rimaniamo a completa disposizione del Sindaco per tutte quelle che sono le criticità del suo territorio, anche perché il suo territorio è anche il nostro territorio. La provincia è un unico territorio, che appartiene a tutti, ed è nostro compito fare lavoro di squadra, sicuri di poter così ottenere molti altri risultati positivi”.

Sulla stessa lunghezza d’onda le dichiarazioni del Vice Presidente Pier Mauro Andorno, che ha messo in evidenza la grande importanza del lavoro d’insieme portato avanti dall’intero gruppo di lavoro. “La nostra è una squadra piccola ma molto competente e preparata, che lavora con grande professionalità, a partire dal Presidente che la guida, agli amministratori e a tutti gli altri dipendenti che occupano un ruolo importantissimo in questo meccanismo. Le professionalità ci sono e ce le teniamo ben strette, a lavorare con noi per tutelare le eccellenze del nostro territorio, che sono davvero tantissime. Ogni territorio ha le sue peculiarità e come tali vanno tutelate con il nostro lavoro e il nostro impegno”.

Per finire, finalmente la scoperta del progetto vero e proprio, illustrato nel dettaglio dall’Ingegner Marco Acerbo. “Il ponte – spiega Acerbo – ha una lunghezza di 250 metri, distribuiti su 9 campate; per iniziare, sono state fatte delle indagini conoscitive sul ponte, per verificare lo stato dei materiali, cui hanno fatto seguito delle prove di carico, lo stato deformativo rilevato nelle diverse condizioni di carico, è stato utilizzato per la calibrazione del modello numerico. Dai risultati dellindagine conoscitiva e dalle elaborazioni eseguite, è emerso che la struttura è sana, quindi non sussistono problematiche di chiusura del ponte stesso. Ci sono delle limitazioni: la velocità massima è fissata a 50 km/h, mentre la limitazione di carico è di 56 tonnellate; per intenderci, vuol dire che sul ponte possono transitare praticamente tutti, tranne i “carichi eccezionali”.

“Il progetto è spalmato su tre distinte tranches di finanziamenti; con la prima, che ci è già stata assegnata dal Ministero con il Decreto del 1° febbraio 2018, sono previste la realizzazione di una nuova struttura di allargamento del ponte esistente (due marciapiedi riservati alle utenze deboli, ossia pedoni e biciclette), costituita da elementi in acciaio e connessa puntualmente alle solette laterali del ponte esistente; la realizzazione di un nuovo parapetto, costituito da elementi in acciaio, collegati alla nuova struttura di allargamento in acciaio; la realizzazione di nuovi cordoli in calcestruzzo leggero strutturale fibrorinforzato armato per l’installazione delle nuove barriere bordo ponte e rinforzo delle solette laterali in cls fibrorinforzatoarmato; la realizzazione nuovi giunti di dilatazione stradali e relative sottostrutture di supporto e l’impermeabilizzazione della soletta e posa del nuovo pacchetto stradale. A seguire, con una spesa prevista di circa tre milioni di euro, verranno eseguiti macrointerventi di risanamento delle strutture in calcestruzzo e in muratura, mediante interventi puntuali in corrispondenza di elementi o parti ammalo rate: idropulizia, trattamento armatura, ricostruzione copri ferro, riempimento strutturale e impermeabilizzazione delle fessure. Per quanto concerne i tempi di realizzazione, purtroppo dobbiamo stare a quanto ci detta il Decreto; dico purtroppo, dal momento che, come Provincia, noi saremmo già molto più avanti nei tempi di quanto non preveda il Decreto. Noi nel giro di un mese saremmo già pronti ad iniziare i lavori, mentre le tempistiche del decreto sono sui tre mesi di attesa; saremmo già in grado oggi di mettere in pista il progetto esecutivo e affidare i lavori in tempi brevissimi, avendo già fatto la gara d’appalto europea relativa. Purtroppo, siamo costretti ad attenerci ai tempi tecnici relativi all’assegnazione definitiva dei finanziamenti”.

 

 

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