Sta generando una vera marea di firme di protesta l’iniziativa del consigliere regionale di Forza Italia Andrea Tronzano, che ha lanciato una petizione su change.org “per evitare il trasferimento dell’Ospedale Infantile Regina Margherita (OIRM) al nuovo Parco della Salute”, trasferimento che, osserva il consigliere, sarebbe l’anticamera di un depotenziamento della struttura sanitaria più importante del Piemonte per i bambini, e una tra le maggiori in Italia, con un passaggio dei posti letto da 270 a 90.
L’iniziativa in appena un giorno e mezzo ha sfondato il tetto delle 30mila firme.
Un successo che ha, di fatto, creato tensione in Regione, che si trova a gestire la fase delicata della gara per la progettazione e la costruzione a fine gennaio 2019.
La minaccia che paventa il consigliere Tronzano è appunto la riduzione dei posti letto, come detto da 270 a 90, con la conseguente ovvia riduzione di personale per l’assistenza dei bambini.
Inoltre per Andrea Tronzano nella nuova struttura che verrà realizzata nella città della salute: “I bambini e le bambine, i nostri figli, non saranno più curati in un Ospedale esclusivamente dedicato a loro, ma all’interno di un Ospedale pensato per gli adulti. Peccato, però, che i bambini non siano adulti in miniatura!”
Il consigliere regionale continua: “I bambini e le bambine devono avere un Ospedale che si occupi di loro e solo di loro. Devono avere dei medici, i pediatri, che continuino a essere tra i protagonisti della sanità e non al traino o succubi delle decisioni di altri che poco sanno e poco sono interessati alla pediatria”.
Tronzano sottolinea poi come faccia indignare il fatto che “Al posto del polo materno infantile possa essere costruita edilizia residenziale e commerciale”.
La Regione, dal canto suo, difende a spada tratta il piano per portare il polo infantile nella nuova città della salute, dove “il Regina Margherita verrà potenziato, altro che chiuso” come ha ribadito l’assessore alla sanità Antonio Saitta.
Per il presidente della Regione Sergio Chiamparino “Si sta imbastendo una speculazione politica a fini elettorali, mi preoccupa non in sé ma perché può sollevare un polverone che renderebbe incerti i tempi e diffidenti gli investitori. Nessuno ha mai parlato di chiusura del Regina o del Sant’Anna. Il nuovo Parco integrerà nei nuovi edifici tutte le aree diagnostico-terapeutiche, garantendo a quella pediatrica spazi adeguati e privilegiati, come per la traumatologia e l’ostetricia. Naturalmente, si progetta un ospedale almeno per i prossimi trent’anni, quindi bisogna tenere conto del tasso di innovazione nella medicina ed evitare di spendere più soldi del dovuto per i posti letto anziché nella ricerca, nella formazione del personale qualificato e nell’innovazione”.
Ancora più secca l’ulteriore replica di Saitta: “È il momento di smetterla di raccontare falsità, strumentalizzando la sanità per fini elettorali e giocando in modo scorretto sulle paure dei genitori e sulla salute dei bambini stessi. In questo modo si fa il male del nostro sistema sanitario e di tutto il Piemonte”.
“L’ospedale Regina Margherita non chiuderà – prosegue l’assessore -, all’interno del nuovo Parco della Salute avrà un ruolo di estrema importanza un polo materno-infantile che conserverà tutte le eccellenze di cui attualmente dispongono la Città della Salute e la sanità piemontese nel suo complesso. La realizzazione del Parco permetterà oltretutto di valorizzare queste grandi competenze, aumentando ulteriormente la sicurezza per i piccoli pazienti e per le loro famiglie. Ribadisco inoltre, come ho avuto modo di fare già nei giorni scorsi, che il processo di realizzazione del Parco della Salute sarà seguito in modo costante da una commissione di esperti che per la parte clinica sarà composta da professionisti della stessa Città della Salute. Questi esperti valuteranno i progetti presentati dalle imprese sulla base della qualità”.
La petizione del consigliere Tronzano si può vedere qui