Successo incredibile del progetto della Ducale “Musitondo” nelle scuole

Alessandro Longhi con il suo flauto alla “Rosa Stampa” (foto Greppi)

Partita  il 1° marzo, continua, con crescente successo la bella avventura di  “Musitondo: una comunità in musica”, l’ultima e, come sempre, vincente iniziativa della Camerata Ducale. L’idea, che ha partecipato e vinto un bando dell’Unione Buddhista Italiana, è quella di portare la musica classica nelle scuole, facendo capire che non è una cosa astrusa, difficile e tanto meno noiosa.

Per farlo, il direttore artistico della Ducale Cristina Canziani ha inventato una specie di gioco. I musicisti di Guido Rimonda si presentano nelle scuole elementari e medie della città e del circondario (in tutto una quarantina di classi) divisi nelle sezioni canoniche che compongono l’orchestra: archi, legni e ottoni. E, una volta in classe, seguono il canovaccio stabilito da Cristina Canziani che è quello di una favola che ha per protagonisti insingoli strumenti.

Ragazzi, maestre e musicisti dopo la “lezione” foto Greppo

Così la settimana scorsa, i “legni”, e cioè il flauto (suonato da Alessandro Longhi), l’oboe (suonato da Mathis Pegoraro), il fagotto (suonato da Joanna Denise Cordoano) e il clarinetto (suonato da Gianluca Calonghi) hanno raccontato alle elementari Rosa Stampa con le loro musiche (da Mozart a Ravel) e con la voce di Cristina Canziani la storia del flauto, che voleva essere d’oro (e un mago gigante ha esaudito il desiderio) ma che poi è tornato “legno”.

Dopo la fiaba, ciascun musicista ha “raccontato” il proprio strumento spiegando com’è fatto e come funziona. Longhi ha dovuto spiegare perché il flauto che adesso si realizzano in placcatura d’argento, ma anche in argento, oro e persino in platino continuino  ad essere considerati nella sezione con oboi, clarini e fagotti: tutto perché anche il flauto originariamente era in legno. Alla Rosa Stampa, i musicisti ritorneranno con le altre due sezioni orchestrali e sono già ricomparsi nella scuola della dirigente scolastica Lina Arminante (entusiasta dell’iniziativa), proponendo i legni in altre quattro classi, stavolta con Luca Vacchetti al fagotto e con Camilla Fasola all’oboe.

Cristina Canziani fraternizza con una scolara della Rosas Stamoa

Prossimi appuntamenti alla primaria Rodari di via Borsi e alle elementari di Formigliana e di Borgo Vercelli. E intanto, visto il successo della proposta tra gli studenti, il Comprensivo Ferrari ha già aggiunto quattro date alle prestabilite.

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4 Commenti

  1. Che il successo sarebbe stato incredibile è cosa da credersi, senza un’ombra di dubbio. C’erano tutti gli ingredienti, per i vispi ragazzini delle elementari:
    Le Fiabe, anzitutto
    poi la musica
    I musicisti di valore
    La leggiadria della Canziani.
    I buddisti certamente non hanno remato contro. secondo me, tuttavia, il successo sarebbe stato identico sotto l’egida dell’Unione macellai o del terribile gruppo Wagner (hanno appena ucciso 8 cinesi che estraevano oro nella Repubblica Centrafricana .. si presume, al posto di francesi .. o americani).

  2. Per restare sul gruppo Wagner, vi porgo una piccola divagazione:
    si dice, ma non ci sono prove da Tribunale, dell’Aja (o, tribunale dell’aia .. o tribunale del .. ) che alcuni affiliati Wagner residenti nella cintura vercellese (dei traditori) avrebbero influito, intimidendo alcuni dei ragazzi, sul risultato di Pergocrema-Pro Vercelli (1-0).

  3. A proposito del Tribunale dell’Aja, forse non tutti sanno che non è riconosciuto dalla Russia. E fin qui nulla di strano, trattandosi di una feroce dittatura. Ma, e questo saranno in meno a saperlo: neppure gli Stati Uniti lo riconoscono E si tratta della più bella Democrazia

  4. La barzelletta dell’Aja
    Un gruppo di turisti si reca nella ridente città rivierasca dei Paesi Bassi che s’affaccia sul Mar del Nord. Durante una lunga escursione uno dei viaggiatori si rivolge all’esperta guida che aveva mandato l’ente Turismo e, indicando un palazzone, chiede chi si trovasse a lavorare la dentro. Ma il conduttore della visita tirò dritto facendo finta di non aver sentito.
    Anche lui, come Putin, non riconosceva quell’edificio che, ora avete capito, era:
    https://www.vaticannews.va/it/mondo/news/2021-07/giornata-corte-penale-internazionale-aja-onu-crimini-giustizia.html
    ..
    Aggiornamento e previsione per il futuro. Sono moltissimi i Paesi che non hanno preso sul serio quell’istituzione e presto rimarranno in pochissimi grandi Stati a riconoscerlo con fiducia, fra questi vi sarà sicuramente il Vaticano.

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