Straordinaria mobilitazione nazionale e sanitaria non riesce a salvare una donna di Varallo colpita da meningite in Giappone

L’arrivo dell’aereo di stato a Torino

Una straordinaria corsa contro il tempo del Governo e della Regione, e l’impegno eccezionale di medici e sanitari piemontesi e italiani, nonché dell’aeronautica, non sono purtroppo riusciti a salvare la vita di una donna di Varallo colpita da una forma di gravissima patologia encefalica, una meningite, mentre era in Giappone.

L’arrivo dell’aereo di stato a Torino

Martedì 6 giugno alle ore 19 è atterrato a Torino l’aereo di Stato, organizzato in tempi record, che ha riportato in Italia una donna piemontese, di 53 anni,  che durante un viaggio di vacanza in Giappone, ha accusato un grave malore. La donna, in condizioni disperate, nonostante la corsa contro il tempo, ieri è purtroppo deceduta.

La donna, era arrivata a Tokio il 16 maggio scorso, dopo una settimana ha accusato febbre e malessere tali da dover ricorrere alle cure mediche presso un ospedale della città nipponica.
Il 24 maggio, riscontrata una grave patologia encefalica, veniva immediatamente ricoverata e, date le gravi condizioni di salute, veniva allertata la famiglia che due giorni dopo la raggiungeva in ospedale.
Constatate le gravissime condizioni, anche in previsione di una cronicizzazione delle cure, venivano attivate, attraverso l’intervento dell’Ambasciata Italiana in Giappone, la Farnesina e la Presidenza del Consiglio Regionale per organizzare il viaggio di rientro in Italia.
“Sono stato allertato dal Vicesindaco di Varallo, Eraldo Botta, dell’esigenza di un trasporto sanitario protetto di emergenza per la paziente e concittadina della provincia vercellese. – ha raccontato il dott. Alessandro Stecco, Presidente IV Commissione Salute Regione Piemonte – Il mio primo pensiero, quando le attivazioni erano ancora solo locali, è stato consultare e far attivare Azienda Sanitaria Zero Piemonte, sentendo subito il Commissario dott. Carlo Picco e il Direttore Sanitario dott. Gianluca Ghiselli, che hanno dimostrato come questa struttura abbia le competenze e la dinamicità per affrontare queste situazioni molto complesse, tra l’altro con necessità di know how di assistenza respiratoria e farmacologica, rapportandosi con le strutture del governo nazionale. Voglio ora esprimere la mia massima vicinanza da medico oltre che consigliere regionale ai familiari in questi momenti difficili”.

Azienda Sanitaria Zero è intervenuta immediatamente con un’équipe sanitaria, coordinata dal dott. Gianluca Ghiselli e composta da due anestesisti ed un infermiere di rianimazione, insieme all’Infermeria Principale Pratica di Mare dell’Aeronautica Militare, partendo alla volta del Giappone, domenica 4 giugno alle ore 15:30.
Alle ore 08:30 di martedì 6 giugno (ora di Tokio) la donna è stata imbarcata sull’aereo di Stato, dove le due équipe garantivano la stabilizzazione della Paziente durante il lungo volo di rientro.
A Torino l’ambulanza del 118 aspettava l’arrivo della Paziente per la presa in carico e il successivo trasferimento presso la Rianimazione dell’Ospedale Sant’Andrea di Vercelli dove poi la donna è purtroppo deceduta.

“Desidero ringraziare quanti si sono adoperati per garantire il rientro in sicurezza della Paziente, frutto di un grande lavoro di squadra che ha visto coinvolti l’Ambasciata Italiana a Tokio, la Farnesina, la Presidenza del Consiglio dei Ministri che ha reso disponibile il velivolo per esigenza di trasporto umanitario (attività gestita dal Servizio Volo di Stato, di Governo e umanitari) ed effettuata dal 31° Stormo dell’Aeronautica Militare che ha in dotazione la flotta di Stato, l’Infermeria Principale Pratica di Mare, la Prefettura di Vercelli, l’Azienda Sanitaria Zero della Regione Piemonte, l’ASL Città di Torino, l’AOU Città della Salute e della Scienza, l’ASL di Vercelli, il Personale del 118 e l’Aeroporto di Torino – ha detto l’Assessore Regionale alla Sanità dott. Luigi Genesio Icardi – ed esprimo la mia vicinanza alla famiglia”.
“La missione ha evidenziato le ottime capacità di risposta di Azienda Sanitaria Zero nell’affrontare situazione di emergenza-urgenza anche al di fuori dei confini nazionali. Mi preme ringraziare il Team di Azienda Zero, il dott. Gianluca Ghiselli, che ha coordinato personalmente le operazioni di rientro in sicurezza, il dott. Andrea Mina, Medico Anestesista dell’AOU Città della Salute e della Scienza di Torino, il dott. Marco Guolo, Infermiere Esperto in Terapia Intensiva dell’ASL Città di Torino, la dott.ssa Federica Marotta, Medico Anestesista dell’ASL di Vercelli” ha concluso il Commissario di Azienda Sanitaria Zero, dott. Carlo Picco.
“Desidero sottolineare l’ottima adesione del personale di Azienda Zero coinvolto nella missione, segno che emergenza e innovazione per questa Azienda non sono solo parole” ha detto il Direttore Sanitario di Azienda Sanitaria Zero, il dott. Gianluca Ghiselli.

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3 Commenti

  1. Pur apprezzando
    la professionalità
    del sistema Italia,
    Non capisco la ragione
    di tutto ciò.
    Un malato
    colpito da “improvviso malore”
    con gravissima patologia encefalica
    meglio definita come meningite
    (m. pneumococcica?)
    in gravissime condizioni
    che si trova in Giappone
    non era meglio se lo si curava
    in Giappone,
    in uno dei più evoluti
    paesi del mondo?
    Intendo, meglio per la
    povera signora,
    per il Giappone
    e per la na.”Sanità
    non saprei.
    Ci deve essere stata
    un’altra ragione.

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