Storie di donne all’ombra dei re: in uscita il nuovo libro di Gianna Baucero

 

Dopo aver terminato, con la morte nel cuore, perché il suo Ezio, compagno di un’intera vita, si stava spegnendo prematuramente al Sant’Andrea,  il libro “Predestinati” (pubblicato verso la fine del 2018 dalle Edizioni Undici), e dopo aver affrontato lei stessa (e vinto) una grave malattia verso la fine dello scorso anno, Gianna Baucero, docente, presidente dell’Associazione “Chesterton” e assessore alle Politiche culturali del Comune, ha appena finito di scrivere un nuovo libro che sarà stampato a giorni dalla “Effedì” di Vercelli.

Anche in questo caso non sarà uno dei suoi brillanti e documentati saggi sulla materia che probabilmente la professoressa Baucero conosce come pochi altri nel nostro Paese: la storia della Magna Carta e, di fatto, quella del cardinale Guala Bicchieri. Il libro che si intitola “All’ombra del re” (Amori, dolori e poteri di dieci donne del Medi Evo inglese”) verrà messo in vendita e l’intero ricavato, anche per appoggiare la lotta della sanità al Coronavirus, andrà agli ospedali di Vercelli e di Novara dove sia Gianna Baucero sia il marito, Ezio Candellone, sono stati ricoverati durante la malattia. 

Spiega l’autrice: “Parla di dieci donne del Medio Evo inglese vissute al tempo di Henry II. Donne che vissero appunto ‘All’ombra del Re’, ma che non ebbero effettivo potere politico, pur essendo a stretto contatto con la corte o vivendo a palazzo. Contiene molte foto scattate durante i miei viaggi con Ezio ed è apertamente un omaggio a Ezio, che ha sempre condiviso le mie passioni e i miei studi. Tutto quello che raccoglierò dalle vendite lo devolvero’ all’ospedale Sant’Andrea. Poi ci sarà una seconda iniziativa per l’ospedale di Novara”.

Le dieci donne di cui si racconta (con metodo rigorosamente storico, ma anche divulgativo) la vita sono Mahelt Marshal, Ida de Tosny, Isabelle de Clare, Aoife, Ykenai, Fair Rosamund Clifford, Alice of France, Ela of Salisbury, Maud de Braose e Hodierna. “Alcune di loro – spiega l’autrice -come Mahelt  e Isabelle, fecero parte della famiglia di William Marshal, il più grande cavaliere di tutto il Medio Evo. Altre, come Ykenai, Ida e Rosamund, furono amanti di re Henry II.  Alice avrebbe dovuto sposare Riccardo Cuor di Leone, ma divenne l’amante del futuro suocero e poi fu allontanata. Hodierna fu la balia del piccolo Cuor di Leone e da lui ottenne gratitudine, affetto e persino un villaggio intitolato a lei”.

Continua la professoressa Baucero: “Ela fu la contessa di Salisbury, la moglie del famoso William Longspee e la fondatrice della meravigliosa Abbazia di Lacock. Suo marito è sepolto nella Cattedrale di Salisbury e la sua morte resta un cold case medievale che non ha mai smesso di appassionare. Fu ucciso? Avvelenato con arsenico? Parrebbe di sì. Insomma, la storia non smette mai di divertirci e di incuriosirci. Maud de Braose fu catturata da King John, quello della Magna Carta, e lasciata morire di fame in una cella gelida con il primogenito”.

Bella la copertina con un quadro preraffaellita scelto quasi telepaticamente in simbosi tra l’autrice e il ditettore editoriale Lorenzo Proverbio: ritrae Eleonora d’Aquitania, cui non è dedicato espressamente nessuno dei dieci capitoli biografici, ma che compare in gran parte dell’opera essendo stata la madre di Riccardo Cuor di Leone.

Edm

 

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