Stecco: “Serve una rete territoriale per il fenomeno dell’autismo degli adulti le cui diagnosi sono in crescita”

Il professor Alessandro Stecco, Presidente della Commissione regionale sanità

Il fenomeno dell’autismo degli adulti, fenomeno purtroppo in forte crescita, può essere affrontato in modo condiviso e adeguato, soprattutto nella nostra regione che è tra le prime in Italia ad avere un centro specifico, serve però una rete territoriale ad hoc. Ne è convinto il professor Alessandro Stecco, presidente della Commissione sanità della Regione che, in una nota, rilancia la questione.

“Il Piemonte è una delle poche regioni italiane con un Centro per l’autismo degli adulti, con riconoscimento nazionale – afferma Stecco -, ma con 100 nuove diagnosi ogni anno il fenomeno è in forte crescita e manca una rete di assistenza appropriata. I pazienti diventati maggiorenni non riescono più a essere seguiti adeguatamente soffrendo una carenza di assistenza rispetto ai bambini, anche se la situazione della neuropsichiatria infantile segna un peggioramento durante la pandemia. Vi è, infatti, carenza di personale e di formazione specifica”.

“Stesso percorso, e problematiche, per i bambini che hanno una malattia rara, una qualsiasi altra patologia congenita o acquisita con disabilità neurocognitiva: crescendo perdono quella rete di protezione della gestione multispecialistica dedicata tipica della gestione in età pediatrica, mentre diminuiscono le risorse o le strutture. Con opportuni finanziamenti, si potrebbe pensare a percorsi di valutazione e interventi perlopiù territoriali e ambulatoriali, all’attivazione in ogni ASL piemontese di un nucleo multidisciplinare specifico per l’autismo adulto nonché investire di un ruolo organizzativo a livello regionale il Centro che al momento ha sede presso l’ASL Città di Torino. Dobbiamo sicuramente lavorare, dunque, sulla questione e dobbiamo farlo tutti insieme”.

Conclude Stecco: “Per questi motivi ho colto immediatamente, sensibilizzato anche dall’avvocato Scheda, il grido d’allarme del Coordinamento Autismo Piemonte che ha richiesto un’audizione in commissione Sanità. Consapevole che il cammino sia solamente all’inizio, mi metto a disposizione della Giunta, delle strutture degli assessorati e delle associazioni per collaborare alla migliore riuscita possibile”.

 

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