Stavolta le Neuroscienze ci spiegheranno come e perché ci si innamora

Paoletta Picco e Pier Giorgio Fossale stamane all’Ordine dei medici

Vercelli – Settecento anni fa, ben prima delle scoperte delle Neuroscienze, dell’arte e della musica moderna, della biochimica, della world history di Harari, un genio intuì che l’amore, più che al cuore (secondo l’inflazionatissima rima), era legato al cervello. E scrisse, nel Convivio: “Amor che ne la mente mi ragiona”.

Poteva il dottor Pier Giorgio Fossale, da sempre studioso, fan e promotore di autorevoli giornate di studio sulle Neuroscienze, nonché divoratori di libri, e appassionato di poesia, lasciarsi sfuggire l’occasione di dedicare alla “natura e cultura dell’amore” il sedicesimo convegno sulle Neuroscienze, uno degli appuntamenti culturali  più prestigiosi e attesi di tutto l’anno? Certo che no.

E si intitola appunto “Amor che nella mente mi ragiona / Natura e cultura dell’Amore” il 16° Convegno sulle Neuroscienze, anche quest’anno promosso dall’Ordine provinciale dei Medici (di cui Fossale è presidente), con la Federazione nazionale degli Ordini e con la Federazione dei Medici di Famiglia. Appoggiato da Comune, Università del Piemonte Orientale e Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli, l’appuntamento si terrà sabato 19 ottobre in quella che è ormai diventata la sua tradizionale sede: l’aula magna “San Giuseppe” dell’Upo di piazza Sant’Eusebio, dalle 9 alle 13.

Il convegno è stato presentato stamane nella sede dell’Ordine dei medici, in corso Magenta, da Fossale e dalla rappresentante della Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli, nonché preside dello Scientifico Paoletta Picco, che da anni organizza, con successo, la presenza di numerosi studenti al convegno. Fossale ha ricordato in breve la storia di questo appuntamento ormai sentitissimo a Vercelli (la pur ampia sala del San Giuseppe non riesce mai a far accomodare tutti i presenti), che incominciò ospitando quello che oggi è il neuroscienziato più famoso del mondo, il portoghese Antonio Damasio. Alla presentazione di stamane mancavano, perché ammalati, il professor Michele Di Francesco, presenza ormai fissa nell’organizzazione di questi convegni con Fossale, il presidente provinciale dei Medici di famiglia Giovanni Scarrone e il tesoriere dell’Ordine Sergio Macciò. 

Per introdurre temi e relatori del convegno, Fossale ha ricordato che, secondo il professor Damasio, il sentimento è l’insieme dei cambiamenti che avvengono nell’organismo di fronte ad uno stimolo esterno, e più precisamente è la consapevolezza della corteccia cerebrale che, di fronte a questi stimoli, mette in azione i neurotrasmettitori della soddisfazione e del piacere sessuale, che secernono gli ormoni dopamina e ossitocina: sono loro a farci gioire e innamorare.

Certo qualcuno potrebbe obiettare che l’amore scatta nel cuore  in ciascuno di noi con la musica dei violini, il profumo dei fiori, la visione e di un tramonto e l’osservazione stelle, ma impietosamente (la Scienza non scherza) dobbiamo inchinarci alla spiegazione delle reazioni biochimiche. E’ pure vero che anche Dante, l’autore di “Amor che ne la mente mi ragiona…”, scriveva pure, nel caso di Paolo e Francesca, che “galeotto” era stato il libro e chi lo scrisse, ma non doveva ancora a che fare cn le Neuroscienze.

Facezie a parte, come sempre i relatori del 19 saranno di altissimo livello. Dopo le introduzioni di Fossale e Di Francesco, il professor Nicola Canessa, della Scuola Superiore Iuss di Pavia, tratterà “Neurobiologia dell’amore romantico”. Quindi la scrittrice Eva Cantarella si soffermerà su “L’amore degli altri” (cioè l’amore al tempo degli antichi). Poi toccherà alla professoressa Cristina Meini, dell’Upo, approfondire “Emozioni e vita pubblica (uno sguardo critico)”.

Infine, il ritorno di un relatore che, l’anno scorso, nel convegno sull’Intelligenza artificiale, fece davvero furore commentando il film “Lei” di Spike Jones. Anche stavolta, il professor Roberto Mordacci, che insegna all’Università Vita-Salute del San Raffaele, ma che va pure a suonare la chitarra lungo i Navigli, si appoggerà su un film originale e molto conosciuto trattando “L’eterno splendore della mente immacolata”. Il film, che esamina in modo geniale l’indissolubile rapporto tra amore e memoria, è “Se mi lasci ti cancello” di Michel Gondry con gli strepitosi Jim Carrey e Kayte Winslet.

Al termine, light lunch offerto da un sostenitore storico dei convegni, l’hotel ristorante “La Bettola”. L’ingresso è libero.

Questa mattina Fossale ha ringraziato tutto lo staff dell’Ordine dei medici che sta lavorando sodo per l’evento ed in particolare le signore Marisa Segala e Mariangela Raciti e il giornalista Gianluca Marino che dirige la rivista “Scienza e Coscienza” dell’ordine.

Edm

Love
Haha
Wow
Sad
Angry

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here