Silvio Piola e Paolo Sala adesso hanno un posto eterno nel cuore dello stadio

Lo scoprimento della targa “SIlvio Piola” (foto Greppi)

Da questo pomeriggio, i nomi di Silvio Piola e di Paolo Sala sono accomunati per sempre a quello di Francesco Leale nella tribuna della Pro. Il sindaco Andrea Corsaro ha scoperto le targhette che indicano il posto in cui il più grande bomber di tutti i tempi nella storia del campionato di calcio italiano e il magnifico cantore, su “La Sesia”, delle imprese delle bianche casacche si sedevano di solito in tribuna. Con il sindaco, hanno celebrato i due momenti, commossi e partecipati, la figlia di Piola, Paola, e il fratello di Sala, Gabriele.

E quello della targa “Paolo Sala” (foto Greppi)

La doppia intitolazione si è svolta in un pomeriggio che non poteva essere più carico di emozione e di sentimento perché proprio oggi, un anno fa, il 13 giugno 2021, moriva, all’improvviso, Paolo Sala.

L’idea di indicare per sempre a coloro che d’ora in poi siederanno in tribuna allo stadio i nomi di Piola e di Sala, oltre a quello di Leale, che c’era già, è stata di un ristretto gruppo di persone che amano lo sport  e che si sono dimostrate davvero alacri: il giornalista e panathleta Alex Tacchini, il presidente del Panathlon Agostino Gabotti e l’assessore comunale allo Sport Mimmo Sabatino. Idea subito condivisa dal sindaco e dalla Pro Vercelli, e poi tutti al lavoro svolto a tempo di record.

Pasquale Fiorenzi, commosso, assiste alla cerimonia

Ad assistere al doppio scoprimento ,un piccolo-grande mondo, che si teneva per mano. Cercando di non dimenticare nessuno, appunto il fratello di Sala, Gabriele, la famiglia Piola, pressoché al completo, il giornale La Sesia, rappresentato dal direttore Roberto Ponte e dalla famiglia proprietaria della testata, la Cavezzale-Gastaldi.

Foto di gruppo accanto al posto “per sempre” dedicato a Paolo Sala

E poi il variegato mondo del calcio: dal presidente della Pro Franco Smerieri, all’ex allenatore Maurizio Braghin (quello dello storico ritorno in B, dopo ben sessantaquattro anni, il 12 giugno di dieci anni fa) ,l’ex ds Massimo Varini, lo storico manager del calcio vercellese Pasquale Fiorenzi, la mamma di Vittorio Mero, Maria, il figlio dell’ex presidente Carlo Ranghino, Maurizio (che ha dispiegato il maxi striscione del Club  intitolato alla memoria del super tifoso Armando Rosa), il presidente del Gs Canadà Davide Bordin, il consigliere regionale Carlo Riva Vercellotti, l’assessore e tifoso doc Gian Carlo Locarni, il vice presidente del Consiglio comunale Gianni Marino, la dirigente del Settore Cultura e Turismo del Comune, Margherita Crosio, la responsabile del Servizio comunicazione del Comune Daniele Denaro, la delegata provinciale del Coni Laura Musazzo, i fotografi che hanno raccontato mirabilmente quella promozione di dieci anni fa Cele Bellardone e Dino Boffa, la presidente della Rosas Blu Nicoletta Storchio, i tanti panathleti presenti, compreso il governatore Maurizio Nasi. E naturalmente molti giornalisti, colleghi e soprattutto amici di Paolo.

Davvero toccanti le parole di Gabriele Sala (immaginatevi la sua commozione, proprio oggi) e di Paola Piola. Ha detto il primo: “Io di solito vado a vedere la Pro nel rettilineo di fronte alla tribune. E da lì vedevo sempre mio fratello che era abbastanza voluminoso e che quindi riuscivo a scorgere da lontano. D’ora in poi tornerò a guardare sempre verso la tribuna e so che lui sarà lì, per sempre, ancora con me, con noi”.

Alcuni dei presenti alla cerimonia

Ha detto Paola Piola: “Ho pensato a lungo sul come mio padre avrebbe reagito a questa intitolazione, lui che, nel ‘94, disse al Presidente Scalfaro che gli consegnava la massima onorificenza della Repubblica Italiana, ‘Ma io non merito tanto’. Ebbene sono certa che adesso darebbe pazzo gioia: una targa nel suo solito posto, nel suo stadio, uno dei più belli d’Italia”.

Molto belle anche le parole del sindaco: “Con queste che non sono solo sempici targhette, come ha ricordato Tacchini, noi onoriamo oggi un campione siderale e colui che  ha parlato con amore e professionalità della nostra Pro de dunque della nostra città”.

E il presidente della Pro, Smerieri, ha ricordato quanto gli disse il presidente “milionario” di una società calcistica che stava ammirando le foto storiche della Pro allo stadio di via Massaua: “Qui si respira la storia”.

Prima di passare agli scoprimenti delle targhe, è toccato ad Agostino Gabotti sintetizzare tutto l’iter che ha portato alla cerimonia odierna: “Probabilmente, in questo stadio ne saranno inaugurate altre”.

E visto che oggi è l’anniversario di Paolo, ci sembra giusto concludere anticipando una notizia che il Comune comunicherà prossimamente. Sala aveva un grande desiderio: quello che Vercelli riconoscesse finalmente il ruolo importantissimo svolto per decenni da un grande uomo di sport qual era Gaetano Scardapane. Ebbene, assai presto la città di Vercelli lo farà.

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