Si presentava come falso tecnico dell’acquedotto e truffava gli anziani. L’ultimo colpo messo a segno gli aveva fruttato 100 mila euro. Un pregiudicato di 40 anni residente a Vercelli è stato identificato dai carabinieri e denunciato come autore di un raggiro da oltre 100 mila euro di bottino, avvenuto nella prima settimana di settembre a Vigevano con il trucco del falso controllo dei tecnici dell’acquedotto. Ancora non sono stati individuati i due complici che hanno agito insieme a lui, uno dei quali rimasto fuori a fare da palo. E soprattutto non c’è traccia della refurtiva, denaro contante e gioielli. La vittima è una pensionata di 79 anni, vedova, appartenente a una delle più facoltose famiglie di imprenditori della città.
I malviventi si erano presentati nella sua villa di corso Novara, a Vigevano, presentandosi come tecnici dell’acquedotto. La vittima, che non era sola in casa, era stata mandata in cortile. ”Apra tutti i rubinetti” le avevano detto. Poi i due hanno simulato una fuga di gas e, per rendere più credibile la situazione, probabilmente con una sostanza urticante, che ha provocato leggeri fastidi alla gola. Da lì la truffa. ”Raccolga tutti gli oggetti e li metta in una borsa schermata”. La donna ha così aperto la cassaforte, riempito la borsa e consegnata ai malviventi che in poco tempo sono hanno lasciato la villa.
Solo in seguito la vittima si è accorta che la borsa in cui erano stati riposti i gioielli non c’era più. È partita la segnalazione ai carabinieri, che nel giro di due settimane d’indagini, esaminando le registrazioni delle telecamere di videosorveglianza della zona, sono arrivati ad identificare il vercellese come uno dei responsabili. Senza per ora ritrovare il bottino.