Sentenza della Corte d’Appello: lo Stato deve dare 15 milioni e 625mila a Trino per le compensazioni nucleari

Una sentenza che è stata pubblicata giovedì 4 giugno dalla Corte di Appello di Roma, ha respinto il ricorso presentato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri contro la sentenza di primo grado, che aveva condannato lo Stato a pagare al Comune di Trino la somma di 15.625.742,60, fondi relativi alle quote spettanti per gli anni dal 2005 al 2011 di fondi Scanzano non erogati. La causa che coinvolge anche gli altri enti sede di servitù nucleare, ed era iniziata nel 2011, dopo che il Comune di Trino e quello di Caorso, degli allora sindaci Felisati e Callori, avevano ravvisato una netta decurtazione delle somme incassate (-70%) a fronte dell’emanazione della Legge Finanziaria 2005.

 

Il Decreto “Scanzano” stabilisce l’ammontare complessivo annuo del contributo, determinandolo in un’aliquota della componente della tariffa dalla bolletta elettrica, che tutti paghiamo, pari a 0,015 centesimi al KW/h consumato; i fondi vengono quindi destinati per il 50% al Comune sede di servitù nucleare e per la restante parte tra gli altri enti.

“Fino all’anno 2004 – si legge in una nota – è stato riconosciuto correttamente il contributo nella sua interezza, mentre a partire dall’anno 2005, a seguito dell’approvazione della suddetta Legge Finanziaria, il contributo pur essendo prelevato integralmente dalle bollette, veniva erogato nella sola misura del 30%”.

Il sindaco Daniele Pane

Spiega il Sindaco Daniele Pane: “Il giudizio di primo grado, iniziato nel 2011, è terminato con esito favorevole per il Comune nell’anno 2016. A seguito del ricorso in Appello da parte dello Stato, in attesa della sentenza di secondo grado, lo scorso anno, mi sono fatto promotore di un incontro, unitamente agli altri Sindaci partecipanti alla consulta ANCI nucleare, con l’allora Sottosegretario Giorgetti, teso a definire anche le annualità successive a quello oggetto della causa”.

“Siamo soddisfatti del risultato ottenuto anche in considerazione dell’importanza strategica che queste risorse rappresentano per Trino e per tutto il territorio della Provincia di Vercelli – spiega Pane -. Attendiamo ora di sapere le intenzioni del Governo circa le modalità del pagamento delle somme oggetto di causa e delle annualità successive”.

“Attendiamo ora di sapere le intenzioni del Governo circa le modalità del pagamento delle somme oggetto di causa e delle annualità successive – aggiunge Pane – . Confidiamo in una risoluzione rapida, anche per i Comuni e gli altri Enti, che non hanno intentato al momento alcuna causa ma che hanno diritto al ristoro delle somme anche a loro spettanti. Siamo soddisfatti del risultato ottenuto anche in considerazione dell’importanza strategica che queste risorse rappresentano per Trino e per tutto il territorio della Provincia di Vercelli”.

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