Secondo: tra lunedì e martedì la mia scelta sul futuro con la Pro

Vercelli – Un po’ deluso per la risposta negativa di Vives alla sua proposta di continuare con la Pro, ma soprattutto sconfortato  per l’esito di questa infausta stagione, Secondo non vuole commentare la scelta tecnica di non portare a Cittadella tutti i titolari (“Certo che ci tenevo a vedere Ivan, ma ben prima, non nell’ultima giornata di un campionato ormai compromesso”), e chiede ancora qualche giorno prima di di dare la risposta che un’intera città aspetta: si sarà ancora lui alla guida della Pro?(e soprattutto, in subordine: ci sarà ancora la Pro tra i professionisti?).

Osserva: “Da otto anni la mia scelta è stata continuamente dettata dal cuore e dalla passione, più che dal raziocinio. Ho avuto dei momenti bellissimi, come le due promozioni, ma anche come le salvezze, che io giudico alla stregua delle due promozioni in B. Ma ho avuto anche momenti difficili, come l’attuale, sicuramente il più doloroso. Devo quindi guardare soprattutto all’interno di me stesso, parlarne con la mia famiglia e, soprattutto, sottopormi ad una compensazione psicologica prima di decidere. Il weekend mi consentirà di fare questa sorta di training autogeno. Poi lunedì, martedì al massimo deciderò”.

Secondo ricorda i suoi ripetuti appelli alla città – per essere se non sostituito almeno appoggiato – quasi tutti caduti nel vuoto, e anche il fatto che oggi come oggi la Pro non ha ancora una sede vera e propria. “Ho adattato – dice – la sede nella mia azienda, che ora tra l’altro si trasferirà”.

Uno sfogo amaro, ma l’impressione è che, alla fine, Secondo non lascerà morire la Pro Vercelli perché, per parlarci chiaro, una volta via lui, è addirittura difficile prospettare la serie D.

 

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