Scuole: il vercellese chiuderà anche le elementari, studenti in presenza in Valsesia fino alla prima media

Ormai non ci sono più dubbi da lunedì anche le scuole elementari saranno sicuramente chiuse nel Vercellese. Anche se manca ancora la conferma ufficiale da parte della Regione, è chiaro che da lunedì non ci saranno lezioni in presenza a Vercelli e dintorni. A partire dalla prima elementare. Continueranno le scuole in presenza in Valsesia, fino alla prima media.
Chiuse quindi tutte le scuole, partendo dagli asili (3-5 anni). Non chiuderanno, invece, gli asili nidi e i micronidi (0-3 anni).
Da lunedì, dunque, tutta la provincia sarà in didattica a distanza, per almeno due settimane. İ numeri dei contagi dei giorni scorsi parlano chiaro, in provincia c’è stato un aumento dei casi che ha anche portato a dichiarare la zona rossa per Crescentino. Così gli studenti, dalla prima elementare, si ritroveranno a dover seguire le lezioni dalle loro case. Ciò avverrà per Vercelli e città limitrofe, mentre in mattinata alcune voci autorevoli avrebbero aggiunto che solo la Valsesia, in virtù di numeri di contagi minori, potrebbe adottare la didattica a distanza dalla seconda media in su, mantenendo le elementari aperte.

“Non saremo però in zona rossa – conferma il presidente della Provincia Eraldo Botta -. Ma in arancione rafforzato. Chiediamo a tutti di fare il massimo sforzo per rispettare le regole”.

Si “salva”, invece, la Valsesia, dove i numeri dei contagi restano, al momento, sotto i margini di controllo per chiudere tutte le scuole. Qui la Dad comprenderà solo, come da ordinanza regionale, le 2 e le 3 medie e gli istituti superiori. Questo perché i dati vengono analizzati dalla Regione sono sulla base dei due vecchi distretti sanitari della Provincia di Vercelli, che vedono il distretto della Valsesia separato da quello del vercellese più basso. In Valsesia la famosa soglia dei 250 contagi su 100 mila abitanti non è sforata perché il dato a oggi è di 221 contagi in media su 100mila, mentre il parametro di raddoppio è a 1,8. Sul distretto sanitario del basso vercellese, invece, il parametro dei 250 contagi su 100 mila abitanti è superato perché il dato settimanale tocca 276 contagi ogni 100mila e il parametro di raddoppio è quotato a 2,2, quindi si interviene con la chiusura di tutte le scuole a eccezione di nidi e micro nidi ( fascia 0-3 anni).
Ricordiamo che il parametro dei 250 contagi ogni 100mila è stato introdotto dal nuovo DPCM, art. 43 e art. 21, punto 2, che prevedono appunto “la sospensione delle attività dei servizi educativi per l’infanzia e le attività scolastiche e didattiche delle scuole di ogni ordine e grado si svolgono esclusivamente con modalità a distanza”. L’ordinanza per la chiusura della scuola, che verrà firmata entro sera, avrà validità da lunedì 8 fino a sabato 20 marzo.

Ecco i Comuni vercellesi dove le lezioni si svolgeranno attraverso la didattica a distanza:
Albano, Alice Castello, Arborio, Asigliano, Balocco, Bianzè, Borgo d’Ale, Borgo Vercelli, Buronzo, Caresana, Caresanablot, Carisio, Casanova Elvo, Cigliano, Collobiano, Costanzana, Crova, Desana, Formigliana, Greggio, Lignana, Livorno Ferraris, Moncrivello, Motta dei Conti, Olcenengo, Oldenico, Pertengo, Pezzana, Prarolo, Quinto, Rive, Ronsecco, Salasco, Sali V.se, San Germano V.se, San Giacomo V.se, Santhià, Stroppiana, Tricerro, Tronzano, Vercelli, Villarboit, Villata, Vinzaglio.

Diverso il caso di Trino e Palazzolo, come spiega anche il sindaco Daniele Pane, infatti pur se in provincia di Vercelli esse sono sono nel distretto Asl di Alessandria, e quindi rimarranno con le scuole aperte.
Lamporo, Saluggia, Fontanetto e Crescentino (che è stata dichiarata da oggi alle 19 zona rossa, leggi qui), anche loro in provincia di Vercelli, ricadono invece nel distretto Asl To4 e avranno anche loro le scuole chiuse.

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2 Commenti

  1. Chiudere le elementari vuol dire creare nuovi orizzonti per la scienza e anche creare nuovi posti di lavoro e dar sollievo ai giovani laureati inoccupati che posseggano una specializzazione in psichiatria.

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