“Questo intervento era assolutamente indilazionabile, ma faremo di tutto per attenuare i disagi della popolazione, a partire dalla richiesta alle Ferrovie di riaprire il passaggio a livello di via Monte Bianco”. Lo ha detto, questa mattina, il nuovo sindaco, Roberto Scheda, nell’aula consiliare, affollata di consiglieri e di esponenti e di associazioni che potrebbero venire danneggiati, in qualunque modo, per la chiusura totale del vecchio cavalcaferrovia del Belvedere, per importanti lavori di consolidamento della struttura, previsti fino al 31 dicembre.
Ha dichiarato l’avvocato Scheda, alla sua prima conferenza stampa (allargata ai consiglieri comunali e ai cittadini interessati) da primo cittadino: “Ci si dovrà abituare a questo nuovo metodo di comunicazione perché io voglio mantenere la promessa fatta in campagna elettorale di essere il ‘sindaco dell’ascolto’. Non ci sarà alcuna opera pubblica importante che, prima di essere varata, non venga sottoposta al giudizio dei cittadini, per raccogliere le loro osservazioni, e ovviamente poi all’esame del Consiglio comunale, e i lavori di consolidamento del vecchio Tournon, che io ho adottato dalla precedente amministrazione e che sono assolutamente indispensabili, sono proprio un di queste gradi opere da attuare ascoltando i cittadini”.
Dei lavori di consolidamento e ripristino strutturale del “Tournon” hanno parlato il sindaco stesso, la dirigente delle Opere pubbliche Liliana Patriarca, la comandante dei Vigili urbani Ivana Regis, il direttore dei lavori ingegner Edoardo Ravelli (per conto della ditta appaltatrice dell’opera, la “Neocos Srl” di Borgomanero) e, collegato in video, Alessandro Vacca, per conto della ditta “Systematica” di Milano che ha curato, per conto del Comune, il modello di simulazione sui problemi che la chiusura del Tournon per sei mesi, a partire da lunedì, causerà al traffico cittadino.
L’architetto Patriarca ha riassunto in breve la storia dei controlli sul cavalcavia costruito nel 1932 e definito dall’ingegner Ravelli “un’opera di ingegneria straordinaria”, ricordando gli interventi compiuti tra il ‘95 e il ‘97, quindi i successivi e ripetuti controlli avviati da circa dieci anni e lo stato odierno del cavalcavia definito “di preoccupante vulnerabilità”. Di qui la scelta di intervenire radicalmente, con una spesa, ora di 5 milioni e 38 mila euro, che fu inserita a suo tempo nel “bando periferie”. Rispetto al progetto originario che prevedeva la realizzazione sul cavalcavia anche di una ciclabile, si è preferito rivederlo perché la realizzazione della ciclabile, è stato detto oggi, avrebbe comportato tempi di progettazioni allungabili addirittura di tre anni.
Così si è partiti il 13 maggio scorso, sulla rampa di via Monviso, rendendola inagibile al traffico e da lunedì tutto il cavalcavia non potrà essere percorso da auto, biciclette e neppure dai pedoni.
Il traffico in arrivo dalla direzione di Biella troverà una serie continua di cartelli, fino ad arrivare con lo stop definitivo alla rotondina di accesso alla rampa, il primo dei quali comparirà a Caresanablot, appena dopo il crocevia per le direzioni Biella-Valsesia. Questa cartellonistica ha la funzione principale di indirizzare subito il traffico verso le direzioni più opportune degli automobilisti: a coloro diretti verso la parte Sud della città, per intenderci verso la zona ospedale, verrà suggerito di prendere appunto la tangenziale Sud e quindi di entrare a Vercelli da corso Torino o da via Trino. E’ chiaro che l’auspicata riapertura del passaggio a livello di via Monte Bianco (“Faremo di tutto per ottenerla”, ha detto Scheda) sarebbe un vero toccasana nei prossimi sei mesi.
Per tutti gli altri, diretti ad esempio verso il centro città, l’indicazione della cartellonistica è di inoltrarsi verso viale Torricelli, entrando quindi da corso Maroni o da via Lagrangia, oppure, se si è diretti verso la direzione di Novara, di percorrere la Tangenziale Nord. Il traffico verso la rampa consentirà comunque agli automobilisti di percorrere corso Randaccio e di svoltare in via De Rossi, verso il parcheggio di via Birago che, ha detto Liliana Patriarca, è in fase di ampliamento (è questo era un progetto da sempre caro a Corsaro).
In uscita, invece, la soluzione consigliata è di percorrere il sottopasso dell’Isola nell’unica direzione che sarà consentita: quella da piazza Sant’Eusebio verso l’Isola, con la disattivazione del semaforo che regolava il traffico nei due sensi. Si stanno studiando percorsi ad hoc per le linee di bus cittadini valutando l’idea di istituire una corsa specifica per il rione Isola.
“Non è improbabile – ha detto il sindaco – rispondendo in tal modo alle richieste di alcuni titolari di pubblici esercizi presenti che in questi mesi escano altre soluzioni efficaci per mitigare i disagi dei cittadini. Faremo di tutto per venire incontro alle esigenze dei vercellesi, degli automobilisti, degli abitanti delle zone direttamente interessate ai lavori, dei commercianti”.
E’ chiaro che un ruolo importantissimo sarà svolto in queste mesi dal neo assessore alla Viabilità Paolo Campominosi cui Scheda ha anche affidato, dimostrando avere totalmente fiducia nel suo “vecchio” collega in Voltiamo Pagina, la delega alla Polizia urbana.
Edm
Una volta chiarito che si tratta di
“Lavori assolutamente indilazionabili”
(su questo non c’è da discutere ..
.. ben presti sarebbe crollato )
è spiegato tutto nei minimi particolari
(inclusa la cartellonistica stradale
e la “retrostante’ filosofia)
il ‘sindaco dell’ascolto’, parla anche
a nome della giunte,
con Campominosi
e tutte le maestranze,
vigili ecc
è pronto a sentire e,
ovviamente, a rispondere
ad ogni quesito
. tenendo in conto
le idee migliori,
.. il tutto,. munendosi idealmente
di grandi orecchie atte all’ascolto ..
di ogni pur modesto concittadino.
Noi però, cerchiamo di non fare
domande sciocche .. e lasciamoli
l a v o r a r e. ! …
Forse, se espressa moderatamente,
è tollerata anche qualche parolaccia
(ma non l’uso delle armi)
…. soprattutto (immagino) nel caso
il tutto non venga riaperto al traffico,
come previsto,
nella notte di capodanno,
che sia a causa del cambiamento climatico
o per le troppe domande
..
Approposito di quesiti,
mi chiedo se il taglio del nastro
è previsto
1) prima per la parte di lavori già avviata
ed uno degli altri due tratti chiusi da lunedi
2) oppure sarà tutt’insieme
– per ragioni tecniche –
ed in modo + ufficiale !?
Magari, se qualcuno non lo chiederà prima
mi presenterò in parlatorio
per venire a sapere tutto nei particolari