Scheda ha aperto la sede elettorale: già pronta la prima lista di candidati

L'intervento di Scheda. Accanto a lui il figlio Alessandro, il collega Randazzo e il primario di Ginecologia Nicoletta Vendola (foto Greppi)

 

Vercelli – «Sarà una campagna elettorale fatta per amore della città. Di una città che mi ha dato tanto, mi ha dato tutto, consentendomi di raggiungere i traguardi che mi ero prefissato. Oggi il mio desiderio è di ricambiare ciò che Vercelli mi ha dato e voglio farlo con persone competenti, entusiaste, pronte a mettersi a disposizione di questa città».

Con queste parole l’avvocato Roberto Scheda, candidato sindaco di una lista civica che si chiamerà semplicemente “Lista Civica Roberto Scheda sindaco” ha salutato gran parte dei candidati, sostenitori, esponenti di altri partiti (Lega Nord e Forza Italia) e gente comune che si sono radunati martedì sera nella sede elettorale aperta in piazza Cavour, dove alcuni anni fa c’era lo storico negozio di giocattoli “Delfino”. Accanto a lui, il figlio Alessandro, il collega Maurizio Randazzo e il primario di Ostetricia e Ginecologia Nicoletta Vendola, prestigiosa “testimonial” del gruppo.

 

Candidati, sostenitori e pubblico all’inaugurazione della sede elettorale (Foto Greppi)

Come sempre signorile, negli atteggiamenti e nell’esposizione oratoria, il noto penalista vercellese ha usato toni molto pacati nei confronti dei probabili avversari nella corsa a sindaco, a partire da colui che dovrebbe rappresentare il centrodestra alle prossime elezioni (anche se tarda ad arrivare l’ufficializzazione della candidatura), il suo collega avvocato Andrea Corsaro. Ha detto Scheda: “Il centrodestra lo ha scelto? Bene, sono contento che abbiano trovato pace. E’ un valido e stimato collega con il quale ho lavorato dieci anni. In questa situazione, però, abbiamo fatto scelte diverse”.

 

Parole di stima anche nei confronti del leghista Alessandro Stecco, che poteva essere il candidato di bandiera del centrodestra. Di lui, citato prima di tutti gli altri, Scheda ha sottolineato come in questi cinque anni abbia svolto svolto “un grande lavoro con serietà e competenza». 

 

E rimarcando come la lista civica “Roberto Scheda sindaco” farà una campagna per Vercelli e mai contro qualcuno, il candidato sindaco ha avuto un pensiero estremamente corretto anche miei confronti del sindaco uscente, Maura Forte, “che ha lavorato tanto, con impegno, in una situazione di grande difficoltà”.

 

Il pubblico accorso all’inaugurazione della sede elettorale era ovviamente curioso di conoscere i 32 nomi della lista. Ha detto Scheda: “I 32 nomi ci sono già e, anzi, ce ne sono persino di più, tanto da pensare a una seconda lista. Quella già di fatto completata è una fatta da uomini e donne liberi che vogliono mettere le loro professionalità e competenze a disposizione della città. Senza dover passare al vaglio del partiti, senza dover subire imposizioni”. 

Nella lista già quasi chiusa, 14 componenti su 32 sono donne. I primi nomi noti, oltre a Nicoletta Vendola, sono quelli del bi campione olimpico Maurizio Randazzo e del campione Paralimpico Claudio Costa, di uno dei giocatori-simbolo dell’Hockey Amatori Gianni Torazzo, e della commerciante Manuela Cerruti, di Paolo Pavia (a lungo dirigente della Ykk), di Tommy Givogre, erede della grande dinastia dei cinematografari vercellesi, dell’ex consigliere comunale di Forza Italia Valeria Simonetta, della imprenditrice e past president del Rotary Benedetta Delleani, dell’avvocato ed ex dirigente del Ministero del Lavoro Patrizia Longo, della giovane urbanista Elisabetta Morandi, di Andrea Conte, che da anni presta servizio al teatro Civico, degli studenti Giulia Casalvolone e Ludovico Gandolfi.

In sala, tra gli altri, anche l’amico di vecchia data Marco Barberis, il capogruppo di Forza Italia Massimo Materi e Carlo Albricci, già consigliere comunale appena uscito da Fratelli d’Italia. Mancava Enrico De Maria, altro componente, con Randazzo, del gruppo consiliare “Vercelli Amica”. Ma De Maria, convalescente dopo un piccolo intervento chirurgico, “sarà presto in pista al nostro fianco”, ha detto Scheda.

Durante la presentazione della sede, l’avvocato Scheda ha voluto parlare anche di un argomento che gli sta particolarmente a cuore: quello della sua età anagrafica. Ha detto: «Qualcuno ha bocciato il mio nome perché sono vecchio? Bene, mi onoro di essere vecchio e di voler traghettare la città verso il futuro insieme a questi amici che condividono il mio desiderio di lavorare per Vercelli».

E quindi ha elencato i temi principali della sua campagna elettorale: dal lavoro ai giovani, dalla sanità ai servizi. E ancora: infrastrutture, università, sociale, grandi eventi, ambiente e commercio. “Il nostro gruppo – ha affermato – è già al lavoro da tempo su queste problematiche: presenteremo proposte concrete, realizzabili, efficaci. Vercelli deve tornare a sorridere».

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