Santhiá chiude l’Ifi, 85 lavoratori a rischio

Fallita la IFI ex Magliola di Santhià. Forte la preoccupazione di tutti i dipendenti dell’azienda, ovviamente, a rischio licenziamento.

Sospeso immediatamente il rapporto di lavoro di 85 dipendenti per i quali sale, ovviamente, il rischio di cessazione, ovvero il licenziamento.

Saranno i curatori fallimentari – avv. Gabriella Angela Massa e Maria Maccarone – individuati dalla sentenza del Tribunale di Vercelli, a stabilire il da farsi in merito al fallimento della IFI – Iniziative Ferroviare Italiane di Santhià. Un futuro preoccupante e in salita per tutti i dipendenti impiegati nell’Azienda che ha dichiarato il fallimento. Tramite la commessa Ansaldo, il lavoro avrebbe dovuto essere garantito almeno fino al mese di dicembre 2019, ma oggi – davanti ai cancelli aziendali – la paura e la preoccupazione erano nelle parole dei dipendenti della Ifi che già all’inizio dell’anno avevano affrontato molte difficoltà.

Cosa succederà adesso alle 85 famiglie dei dipendenti della IFI ex Magliola? É veramente la fine di oltre 100 anni di storia di costruzione e manutenzione di carrozze ferroviarie? 

A Santhià e a tutto il territorio di Vercelli arriva l’ennesimo duro colpo occupazionale in una provincia già devastata dalla crisi.
Per questo, la richiesta della Cgil Vercelli Valsesia è rivolta a tutte le Istituzioni, affinché si facciano carico del problema che non può essere affrontato esclusivamente dai dipendenti dell’azienda.

 

‘’Solidarietà ai lavoratori non basta: percorriamo tutte le strade possibili per dare loro una vera prospettiva futura- dice l’onorevole Paolo Tiramani- Una doccia fredda, ma questo non è il momento della rassegnazione. Dobbiamo stringerci attorno ai lavoratori della Magnolia-Ifi, non solo per solidarietà, ma individuando, ognuno per le proprie competenze, tutte le strade possibili per dare un futuro a questo stabilimento, e alle famiglie che da oggi possono contare soltanto sugli ammortizzatori sociali”.

L’on. della Lega Paolo Tiramani, sindaco di Borgosesia e membro della commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, invita a non mollare, e a guardare avanti, oltre al provvedimento di fallimento del Tribunale che ha decretato la fine della produzione per l’azienda di Santhià.

“Un anno fa – sottolinea Tiramani – nello stabilimento della Magnolia-Ifi lavoravano 130 dipendenti, oltre all’indotto. Il numero di occupati si era già drasticamente ridotto alcuni mesi fa, ma nessuno si aspettava uno stop così rapido e definitivo. Recriminare però serve a poco: più importante rimboccarci le maniche, e cercare soluzioni. In una fase così difficile per l’economia del paese, e del territorio piemontese in particolare, diventa fondamentale che Governo, Regione, enti locali e corpi intermedi (dalle associazioni imprenditoriali ai sindacati) remino davvero tutti dalla stessa parte, e con un unico obiettivo: ridare fiato alla nostra economia, e una possibilità concreta di vera ripartenza ai tanti lavoratori in difficoltà. A partire, a casa nostra, dai dipendenti Magnolia-Ifi da oggi senza lavoro”.

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