“Abbiamo avuto paura, ma alla fine il dito di mio padre è salvo’’. Luigi è il figlio dell’uomo aggredito ieri a Santhià da un pitbull scappato dal padrone. Il cane aveva aggredito il cagnolino che l’uomo stava portando a passeggio e lui ha tentato di dividerli.
“Mio papà il dito ce l’ha ancora – racconta-. Ha perso un’unghia che è stata spappolata dal morso del pitbull, nel tentativo di salvare Milo, il nostro cagnolino di 12 anni che ha avuto la peggio e che è stato suturato in più punti. Ora decideremo come muoverci, se fare denuncia o no. Un sentito ringraziamento va alla ragazza che ha immediatamente chiamato i soccorsi e ad un altro ragazzo che grazie agli insegnamenti ricevuti da un allevatore, ha prontamente bloccato il pitbull evitando così conseguenze ben più tragiche’’.
Intanto, sono molti i messaggi di solidarietà sui social sia per il cucciolo aggredito sia per il suo padrone. In molti si domandano come il pitbull fosse riuscito a fuggire dal padrone è il motivo per cui non avesse la museruola.
Risposte che potranno essere date solo dal padrone del cane.
animali pericolosi compresi alcuni loro proprietari, senza prevenzione ne repressione a deterrente