I Sacri Monti entrano in un database aperto a tutti

Le foto e le mappe dei Sacri Monti entreranno in un database open source sul modello di Wikipedia, sviluppato grazie all’accordo con Alma Mater Studiorum dell’Università di Bologna. Grazie a OpenStreetMap, che consente di creare cartografie su base Garmin i dati registrati da dispositivi gps, le informazioni su ogni edificio di ciascun complesso devozionale diventano più ricche e subito disponibili.

«Il progetto rientra nell’accordo stipulato tra l’Ente di Gestione dei Sacri Monti e l’Alma Mater Studiorum dell’Università di Bologna, che hanno unito le forze per progetti di ricerca e valorizzazione sul patrimonio artistico di interesse comune – spiega la presidente dell’Ente, Francesca Giordano – Bologna è sito di interesse Unesco per i portici, fra i quali ha particolare rilievo anche il portico che porta alla basilica bolognese di San Luca. A ottobre dello scorso anno una delegazione del Dipartimento delle Arti dell’Università bolognese ha visitato il nostro Centro di Documentazione dedicato ai Complessi devozionali europei per approfondire il progetto dell’Atlante dei Sacri Monti, Calvari e Complessi devozionali europei che documenta 1812 siti in tutta Europa, tra cui appunto anche quello della basilica bolognese. Da lì è nata la collaborazione che ha portato allo sviluppo di questo bel progetto di mappatura che sfrutta geolocalizzazione e gps».

La realizzazione dell’attività è stata affidata alla dottoressa Laura Baggiani, studentessa del corso di laurea magistrale in Beni archeologici, artistici e del paesaggio, che sta svolgendo un tirocinio di 300 ore presso il Centro di documentazione dei Sacri Monti e presso la sede di Crea a Ponzano Monferrato.

Baggiani ha poi approfondito le tematiche collegate ai Sacri Monti anche nella tesi di laurea che sta scrivendo sulle tecniche di protezione preventiva per i beni culturali in caso di eventi avversi, consultando la documentazione del Centro Studi Maniscalco di Rosignano Monferrato.

Il progetto è stato seguito dalla professoressa di Museologia e Critica artistica e del restauro dell’Università di Bologna Donatella Biagi Maino e dal responsabile della Biblioteca del Centro di Documentazione dei Sacri Monti, Franco Andreone.

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