Sabato sera l’omaggio di un chitarrista super, Christian Saggese, ad Angelo Gilardino

 

Angelo Gilardino aveva grande stima di Christian Saggese, il chitarrista veronese di nascita e astigiano d’adozione che sabato alle 21, al “Ridotto” del Civico, terrà il secondo concerto della rassegna Il legno che canta, organizzata dall’Associazione Culturale Musicale Angelo Gilardino con il Comune di Vercelli per ricordare il grande compositore e chitarrista vercellese. L’ingresso è gratuito.

Tutti gli otto chitarristi che terranno i sette concerti (uno sarà di un duo di chitarre) organizzati dall’associazione presieduta da Marco de Santi – tra gli anni Settanta e Novanta il miglior chitarrista classico italiano – sono di livello internazionale. Saggese è un autentico fuoriclasse e, per ricordare il suo maestro e amico, ha confezionato un programma ricco e vario che conquisterà gli appassionati delle sei corde come, il 16 novembre scorso, al Dugentesco, è riuscito a fare Alberto Mesirca. 

Questo il programma: Si parte con “Ich ruf zu dir, Jesu Christ  BWV 639“ (Ti invoco, Gesù Cristo) di Bach; otto Studi scelti di Ferdinando Carulli; otto studi scelti di Mauro Giuliani; “Rondò brillante in la minore n° 2” di Dionisio Aguado; otto Studi scelti di Fernando Sor; “Introduzione e capriccio op. 21” di Giulio Regondi. Infine tre brani di Gilardino: lo Studio “Elegia di marzo”, lo Studio n° 31 “Tema con variazioni”, e la “Mozartiana” n° 1, variazioni per chitarra sulla canzonetta -Ah! Dirais-je  vous maman”. Brani che Saggese interpreterà con la sua musicalità innata e avvolgente, supportata da una tecnica sbalorditiva.

A proposito di uno dei brani che saranno suonati da Saggese sabato sera, la “Mozartiana” (che è in due cicli, il chitarrista astigiano ne eseguirà una) Gilardino scrisse, proprio riferendosi a Saggese: “Nella loro forma strumentale sono (…) due sfide – lanciate nel segno della sfida cavalleresca – alla virtuosità del chitarrista Christian Saggese e di tutti i prodi che, dopo di lui, vorranno cimentarvisi”. Più chiaro di così.

Si preannuncia una serata bellissima non solo per chitarristi e fans delle sei corde, ma per tutti gli appassionati della buona, bella, grande musica.

 

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