Il prontuario anti-freddo a scuola dal 7 gennaio. No comment

Mentre il dilemma scuola aperte dal 7 gennaio sì oppure no è tuttora irrisolto, e mentre  a meno di tre giorni dalla fatidica data, non si sa ancora nulla di certo (ma si sa che due regioni, Veneto e Friuli hanno già deciso di procrastinare la riapertura a dopo il 31  gennaio), una mamma ci ha inviato  il prontuario del probabile (possibile? prevedile?) ritorno a scuola del 7 gennaio speditole oggi dalla sua scuola.

Un capitolo del prontuario ci sembra degno di essere sottoposto all’attenzione dei cittadini e – sperando che qualcuno lo faccia – della ministra Azzolina, visto che queste norme sono un’evidente conseguenza delle sue scelte.

Questa la parte davvero stupefacente: “Le finestre (in pieno inverno, ndr!!!) devono essere aperte il più possibile; per non far prendere troppo freddo agli alunni è permesso di tenere la giacca (a vento, si presume, ndr) sopra agli indumenti (come è buono lei, direbbe Fracchia, ndr) che devono essere consoni al regolamento d’istituto, niente maglie con la pancia di fuori, gonne e pantaloni corti, maglie troppo scollate e schiene scoperte…”. Tutte queste cose (pancia di fuori e bermuda) il 7 gennaio?, ndr.

Prosegue la nota: “E’ stato concesso a persone più freddolose e agli studenti con banco vicino alle finestre di fornirsi di una coperta, ma questa soluzione è l’ultima spiaggia (sic!). Si deve per prima cosa avere delle maglie che tengano caldo e dei giubbotti, i professori potrebbero riprendere quelle persone che usufruiscono della coperta, e che sotto hanno delle maglie di cotone ad esempio”.

Dunque, se non il Covid, malattie da raffreddamento (i cui sintomi spesso lasciano pensare al Covid: e dunque chissà che confusione!) in agguato. Prepariamoci.

Questa sarebbe il ritorno della scuola alla normalità auspicato da una parte del nostro governo e dalla ministra Azzolina. Speriamo nell’altra!

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3 Commenti

  1. “Le finestre (in pieno inverno, ndr!!!) devono essere aperte il più possibile; per non far prendere troppo freddo agli alunni è permesso di tenere la giacca (a vento, si presume, ndr) sopra agli indumenti (come è buono lei, direbbe Fracchia, ndr) che devono essere consoni al regolamento d’istituto, niente maglie con la pancia di fuori, gonne e pantaloni corti, maglie troppo scollate e schiene scoperte…”.”
    Stiamo viaggiando sul treno dell’assurdo, prossima fermata: la follia, capolinea: dittatura.
    Dovremmo chiamare il Ministro-della-scuola. Una cura (contro il freddo) ci sarebbe .. è un compromesso (e purtroppo bisognerà chiedere la collaborazione dei dem per rispettare le norme più recenti ..) .. ma sono certo che i ragazzi non si sottrarranno al proprio “DOVERE”:
    https://www.nogeoingegneria.com/effetti/salute/una-cura-a-base-di-abbracci-piu-abbracci-si-ricevono-piu-aumentano-le-difese-contro-infezioni/

  2. Le finestre è da settembre che sono aperte, mia figlia nonostante l’abbigliamento pesante e la giacca a vento si è portata anche la coperta, risultato influenza senza contare il fatto di far fare ai ragazzi ginnastica senza usufruire degli spogliatoi per cambiarsi la maglietta sudata una volta finita la lezione, cartelle che pesano ben oltre i 25 kg che è il limite che impone la legge e via discorrendo.

  3. Se ne scoprono di nuove!!!
    Ci vorrebbe uno scienziato che mi togliesse questo dubbio: con la finestra aperta i virus escono e basta o qualche volta entrano? I virus che entrano sono infiacchiti dal freddo, poco virulenti?,… Se uno studente si fa la polmonite per il freddo e’ meno malmesso che se la prende per colpa del covid? E gli spogliatoi? Aboliti di certo per evitare “assembramenti”?

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