Lunedì 9 ottobre, presso l’Istituto G. Ferrari, alla presenza della vicepreside Enrica Ardissino, i tecnici Simona Vazzoler (Istruttore di Ginnastica Psicomotoria) ed Ernesto Danesi (Istruttore di Kung Fu) è avvenuta la consegna del materiale sportivo inerente il progetto Sport di squadra a scuola, finanziato dal Ministero dello Sport e Sport e Salute e coordinato da CSEN nazionale e CSEN Vercelli, presieduto da Franco Barattino.
Sono coinvolte nelle attività sportive, svolte dalle Associazioni Accademia Italiana Kung Fu Kwoon Tai e M.A.S.T. presiedute rispettivamente da Carlo Olmo ed Ernesto Danesi, le classi della Scuola dell’Infanzia e Secondaria.
Tale progetto vuole sottolineare l’efficacia dello sport sia come corretto stile di vita per bambini ed adolescenti, ma anche rapportare le dinamiche e l’interazione tra i pari, con un’ottica inclusiva, al fine di prevenire da un lato il fenomeno dell’obesità, sempre più presente tra i giovani e i giovanissimi, con conseguenze anche gravi nel processo di crescita e la comparsa di malattie non trasmissibili, in età adulta. Dall’altro i fenomeni di esclusione ed emarginazione sociale, promuovendo il concetto positivo di diversità sin dai primi anni di scuola.
Il progetto fonda la sua ragion d’essere su di un patto educativo tra gli istituti scolastici, intesi come luogo in cui è possibile raggiungere tutti (anche bambini inseriti nei circuiti della povertà educativa, con disabilità o con disagio socio-economico) e le realtà sportive del territorio, ASD e SSD in primis, capaci di fornire operatori sportivi formati come Educatori.
La dirigente scolastica, Nunziatina Mangano, ha accolto la proposta formativa, che include la diffusione consapevole di discipline non canoniche ma ugualmente funzionali allo sviluppo cognitivo degli studenti.
Bei tempi .. quando il mio insegnante di ginnastica
(il prof. Gremigni cui ora va il mio pensiero, ovunque egli sia)
era, da se solo, quasi un’Accademia,
un’Academy (ma, nella moderazione);
sapeva tutto quel che serviva
e mi trasmise (per un bel po’)
un “corretto stile di vita”
.. perdipiù, non diventai un botolino
il tutto, incredibile a dirsi (per l’epoca)
già in “un’ottica inclusiva”.
Come avrà fatto a possedere tanta Sapienza?
Oggi, evidentemente,
la scuola è inetta ad affrontare da se questi problemi
e in quegli Istituti, pur per altri aspetti efficientissimi,
non ce n’è neppure uno di prof. che abbia la legittimazione
perche gli venga affidato senza timore quel compito gravoso
nell’unanime fiducia;
va detto che chissa quali controlli successivi saran fatti
perchè l’obiettivo sia totalmente davvero raggiunto,
penso, entro il 2030.
Il tutto nell’ambito di questo
“atto educativo tra gli istituti scolastici”.
..
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