Pro, vincere e sperare

Bocche cucite e allenamenti a porte chiuse per la Pro Vercelli, ma se ai secondi ci eravamo abituati dato che – salvo qualche eccezione – sono andati avanti tutta la stagione, per quanto riguarda il silenzio stampa è una novità che la società ha adottato subito dopo la sconfitta di martedì con il Venezia. Motivo? Lasciare la squadra tranquilla in vista delle ultime tre partite di campionato.

Non insistendo troppo sulla bontà o meno della decisione, per sperare di arrivare almeno ai playout i bianchi devono fare l’en plein di punti, ovvero nove. Cominciando già da domani, sabato. Contro lo Spezia che ormai non ha più nulla da chiedere. Poi ci sarebbero ancora i match con Ternana e Cittadella, tuttavia l’esperienza insegna di fare un passo alla volta. Oltretutto il tempo è poco e i voli pindarici è meglio evitarli.

Gli uomini di Grassadonia sono chiamati a un vero proprio miracolo e dopo averlo compiuto, incrociare le dita sui risultati delle dirette concorrenti per la salvezza, dato che pur vincendole tutte e tre non è detto che si eviti la retrocessione. La Pro ora chiude la graduatoria a 37 punti, appaiata alla Ternana. A 41 ci sono Ascoli, Avellino e Virtus Entella, a 42 il Novara.

Guardando nel recente passato, sarebbe bastato vincere a Chiavari per ribaltare la situazione, ma ora è inutile piangere sul latte versato, sebbene, se le cose dovessero andare male, sarebbe il match gettato alle ortiche con l’Entella a lasciare i rimpianti maggiori.

Una piccola speranza c’è ancora comunque, anche perché la matematica a oggi non condanna nessuno. Solo una vittoria la può alimentare ulteriormente. Allenatore e giocatori lo sanno e di sicuro faranno di tutto per ottenerla. Del resto l’impegno c’è sempre stato, ma per vincere purtroppo non serve solo quello. Servono altri ingredienti di cui la Pro ha dimostrato essere carente quest’anno. Su tutti pensiamo ai gol. Un dato è sintomatico: l’uomo che ne ha segnati di più è Castiglia che attaccante non è…

Modulo e formazione segretissimi, verranno svelati all’ultimo istante. Ipotizziamo un 4-3-3 che all’occorrenza il mister cambierà in 3-5-2. Bandito il 3-4-3 visto col Venezia. Questi dovrebbero essere gli undici: Pigliacelli in porta; Ghiglione, Gozzi, Bergamelli e Mammarella nella difesa a quattro; Germano, Vives e Castiglia a centrocampo; Rovini, Raicevic e Reginaldo in avanti. Possibilità per Bifulco e per Morra. Nello Spezia osservato speciale Gilardino, ma attenzione anche a Granoche e a Marilungo.

Il fischio di inizio di Spezia – Pro Vercelli è fissato per le 15 di sabato 5 maggio allo stadio “Alberto Picco”. Arbitrerà il signor Daniele Martinelli della sezione di Roma.

Massimiliano Muraro

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