Pro Vercelli sconfitta al “Piola”: nel recupero il Lecco si impone 3-1

Per la Pro Vercelli si chiude con una sconfitta il recupero con il Lecco. Al “Piola” i lombardi si sono imposti 3-1 grazie ai gol di Celjak, Iocolano su rigore e Mastroianni. Il gol del momentaneo pareggio vercellese era stato segnato da Rolando, sempre dagli undici metri.

I bianchi dopo aver disputato un buon primo tempo, sono calati vistosamente nel secondo, complice la stanchezza. Tuttavia non ci sentiamo di aprire un processo, dato che nelle ultime due settimane il gruppo si allenato è individualmente a causa delle cinque positività. Una tegola per la Pro, caduta in un momento in cui stava lottando con Como e Alessandria per il primo posto.

Come previsto, mancando punti di riferimento precisi, la formazione è ben diversa da quella ipotizzata alla vigilia. Il modulo è il 3-4-3, questi gli interpreti: Saro fra i pali; Auriletto, Masi e Iezzi in difesa; Mezzoni, Emmanuello, Awua e Gatto a centrocampo; Rolando, Costantino e Zerbin in attacco. D’Agostino invece si affida a bomber Capogna e all’ex Azzi.

Il primo tiro, a dire il vero piuttosto innocuo, è di Masi che calcia al volo, Borsellini para senza problemi. All’8 Lecco in vantaggio con il colpo di testa di Celjak che colpisce indisturbato in area. Tre minuti dopo buona occasione per Awua che prende la palla a scendere, ma alza troppo la mira.

Piove sul bagnato per la Pro perché Mezzoni si fa male in uno scontro di gioco ed è costretto a lasciare il posto a Clemente. I bianchi provano comunque a impensierire il Lecco. Al 19′ calcio di rigore per la Pro: dopo un’azione insistita atterramento di Gatto. Si incarica della battuta Rolando: portiere da una parte, palla dall’altra e 1-1.

Al 21′ giallo a Gatto per comportamento scorretto. Verso la mezz’ora la partita si spegne un po’, anche perché le due squadre nel frattempo si sono prese le misure. Al 43′ Iocolano su punizione, brutta respinta di Saro, per sua fortuna non c’era nessuno del Lecco nei paraggi. Si va riposo sul risultato di 1-1.

La ripresa comincia all’insegna dell’agonismo. Prima occasione che fa venire i brividi alla Pro è di Iocolano che lambisce il palo. Al 61′ i bianchi sprecano un ottimo contropiede in cinque contro tre. Al 73′ fuori Costantino, dentro Comi. Due minuti dopo gol annullato al Lecco per fuorigioco tra le veementi proteste dei lombardi.

Al 77′ penalty per il Lecco dopo un evidente fallo di Masi su Capogna. Iocolano dal dischetto fa 2-1. La Pro Vercelli è sulle gambe e comincia ad accusare la fatica. Modesto si gioca la carta Della Morte, a fargli spazio Auriletto. L’arbitro concede quattro minuti di recupero. Nel primo il Lecco mette in ghiaccio il match con Mastroianni. Non succede più nulla. Finisce 3-1 per gli ospiti. Prossimo impegno domenica 25 aprile sempre al “Piola” contro il Piacenza di Cristiano Scazzola.

Il top. Awua. È un folletto che svaria da una parte all’altra del campo. Sembra inesauribile dato che soprattutto nel primo tempo è ovunque. Ed è anche migliorato in fase di appoggio. Cala alla distanza ma è comprensibile.

Il flop. Zerbin. Non è decisamente la sua giornata. Dovrebbe incidere, specie in profondità, tuttavia appare spaesato e sbaglia anche le cose più semplici. Peccato perché l’attacco avrebbe avuto bisogno del suo estro.

Massimiliano Muraro

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2 Commenti

  1. Sarebbe troppo facile dar la colpa al (solo) covid.
    L’interruzione certo ha pesato e lo si sapeva, ma da qualche settimana, stando ai risultati, eravamo “in debito d’ossigeno”.
    Sarebbe troppo facile dar la colpa agli “episodi” (gli errori della difesa)… la jella o il ” mannaggiatte’ ” del tifoso. Le partite durano 90’……allora, se eravamo stanchi, chi doveva lavorare di più e costruttivamente per la vittoria era un forte centrocampo (ordini dell’allenatore). Invece mi pare che questo reparto abbia “smarcato” l’avversario, preferendo starsene a bivaccare e a mettersi in mostra su altre praterie… consentendo al nemico di minacciare la nostra porta.. o si sia portato ancora più avanti, ma velleitariamente, per al massimo e per colpa del proprio piede, sparare (come al solito) verso la tribuna (menomale che era vuota e non ci son stati feriti).

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