Pro, ultime chances per la B: ricorsi al Governo e al Consiglio di Stato

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Vercelli – A 48 ore dall’ipotetico inizio del campionato di serie C – domenica a Chiavari contro l’Albissola – la Pro non sarà ancora se scenderà in campo. E ciò attesta il fatto che il campionato di calcio di serie B è ormai una buffonata, quotidianamente messa in scena da persone che dovrebbero essere cacciate dallo Sport.

Ieri il Tar del Lazio ha respinto il ricorso della società di via Massaua contro l’incredibile scelta di impronunciabilità fatta l’11 settembre da maggioranza dal Collegio di Garanzia del Coni (nonostante il voto contrario dello stesso presidente, Franco Frattini) sulla desisione della Lega B e della Federcalcio di portare a 19 squadre il format della serie B, non tenendo conto dei diritti delle società che potrebbero ambire al ripescaggio.

Ma oggi si torna davanti al Tribunale Federale Nazionale e intanto la Pro ha già annunciato il ricorso d’urgenza al Consiglio di Stato contro la decisione di ieri del Tar e, ipoteticamente, anche il Consiglio di Stato potrebbero già pronunciarsi oggi, bloccando le partite della serie C con le cinque squadre interessate ai ricorsi, vale a dire Pro Vercelli, Novara, Ternana, Siena e Catania.

Inoltre le cinque società ora hanno giocato anche una forte carta politico-istituzionale e si sono rivolte direttamente al governo, scrivendo al sottosegretario con delega allo Sport Giancarlo Giorgetti e, per conoscenza, al presidente della Lega Pro Gabriele Gravina (l’unico che sembra dotato di un po’ di buonsenso in questo mondo del calcio ormai impazzito), chiedendo che il governo “azzeri con un provvedimento straordinario, tutti i contenziosi attualmente in essere” e reintegri quindi tutte le società ricorrrenti in serie B.

Edm

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