Il nome Pontedera evoca nella mente dei tifosi vercellesi pensieri sinistri. Era infatti il lontano 1990 quando la squadra toscana batté 6-1 la Pro all’ultima giornata del campionato di C2, affossandone le speranze di promozione. Quell’estate poi segnò il fallimento della società del presidente Celoria. Solo il 10 giugno del 2012, anno del ritorno in B, gli spettri se ne andarono definitivamente: dopo oltre vent’anni le lacrime di dolore furono così sostituite da quelle di gioia.
Domani, domenica, Pro Vercelli e Pontedera si ritroveranno. In palio i tre punti che consentirebbero agli uomini di Grieco di allungare la serie di vittorie a quattro, in attesa del tour del force che, per un mese, li vedrà impegnati in pratica ogni tre giorni per recuperare le partite rinviate quando si discuteva del possibile ripescaggio in B. Il Pontedera invece finora ha un ruolino di marcia fatto di alti e bassi. Sei gare giocate, due successi, due pareggi e due sconfitte.
Mister Grieco ha chiesto ai suoi la massima attenzione: «Il Pontedera è una squadra rognosa, che difende dietro la linea di palla e colpisce in ripartenza. Dovremo far girare bene il pallone e concedere pochi spazi. Occhio alle marcature preventive. Bisogna essere coesi e gruppo, tenendo botta nei momenti di difficoltà. Agonisticamente bisogna sempre essere alla pari con gli avversari».
Torna a disposizione Schiavon, mentre non ci saranno Gerbi, Grillo e Rosso. Per quanto riguarda modulo e formazione è possibile che qualcosa cambi, ma Grieco non ha lasciato trapelare nulla. A scanso di equivoci quindi ipotizziamo lo schieramento che ha battuto Carrarese e Pro Patria. 4-2-3-1 così disegnato: Nobile tra i pali; difesa a quattro con Berra, Milesi, Crescenzi e Mammarella; centrocampo con Germano e Bellemo dietro al tridente Azzi, Da Silva e Leonardo Gatto, pronto a innescare Morra.
Il fischio di inizio di Pro Vercelli – Pontedera è fissato per le 16.30 di domenica 21 ottobre allo stadio “Piola”. Arbitrerà il signor Mattia Pascarella della sezione di Nocera Inferiore.
m.m.
