Sorprendente scelta di avvalersi della facoltà di non rispondere da parte dell’on. Emanuele Pozzolo che ieri è stato convocato in Procura a Biella. Come è noto Pozzolo è indagato per il colpo partito dal suo mini-revolver la notte di Capodanno a Rosazza, alla festa dell’on Delmastro. La Procura, un po’ a sorpresa rispetto ai tempi che erano stati ipotizzati in attesa degli esiti dello stub, per rilevare eventuali tracce di polvere da sparo sulle mani e i vestiti del deputato (sospeso) di Fratelli d’Italia, ha deciso di sentire ieri il parlamentare. Ma Pozzolo, dopo aver dichiarato, in diverse interviste, di essere in attesa di una convocazione per spiegare ai magistrati la propria verità sulla dinamica dei fatti (“non sono stato io a sparare”) ha deciso di non rispondere alle domande che gli sono state poste.
A metà mattinata, una nota firmata dalla procuratrice di Biella Teresa Angela Camelio, traccia una ricostruzione del silenzio di Pozzolo: “Previo invito a presentarsi, debitamente notificato – le parole firmate dalla dottoressa Camelio – alla luce delle più recenti notizie apparse sui quotidiani ha deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere. Le indagini proseguono’”.
Nel primo pomeriggio una dichiarazione del legale del parlamentare, il sindaco di Vercelli Andrea Corsaro, puntualizza: ”A specificazione della nota della procura del tribunale di Biella che ha comunicato la decisione dell’onorevole Pozzolo di avvalersi della facoltà di non rispondere all’interrogatorio ‘alla luce delle più recenti notizie apparse sui quotidiani’ – riepiloga Corsaro – si specifica che la decisione invece è stata assunta e motivata ai pubblici ministeri in considerazione dell’uscita sui quotidiani il 16 gennaio scorso di ampi stralci di atti di indagine non a nostra disposizione come difesa perché coperti da segreto istruttorio che risultano invece, perché pubblicati, a conoscenza di altri non autorizzati e ciò con grave pregiudizio per le indagini”.
Nessuna svolta dunque in un’indagine delicata, che ruota intorno a versioni divergenti su chi ha azionato effettivamente la pistola che ha ferito il trentunenne Luca Campana. Ora vi sarà attesa per capire quando Pozzolo potrebbe essere riconvocato dai magistrati, per raccontare stavolta il suo punto di vista. Intanto, vi è attesa per i risultati dello stub e della perizia balistica, affidata dalla procura alla dottoressa Raffaella Sorropago, dai quali si spera possano arrivare risposte dirimenti per un mistero che dura ormai dalle prime ore del 2024.
Corsaro, puntualizza: ”A specificazione della nota della procura del tribunale di Biella che ha comunicato la decisione dell’onorevole Pozzolo di avvalersi della facoltà di non rispondere all’interrogatorio ‘alla luce delle più recenti notizie apparse sui quotidiani’ – riepiloga Corsaro – si specifica che la decisione invece è stata assunta e motivata ai pubblici ministeri in considerazione dell’uscita sui quotidiani il 16 gennaio scorso di ampi stralci di atti di indagine non a nostra disposizione come difesa perché coperti da segreto istruttorio che risultano invece, perché pubblicati, a conoscenza di altri non autorizzati e ciò con grave pregiudizio per le indagini”.
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CORSARO HA RAGIONE! .. aspettiamo le peizie e vediamo se l’allegra compagnia DEI BIELLESI aveva davvero detto quanto diffuso scorrettamente (e circolato in corso di ascolto dei singoli testi) dai media, ma anche se i ris confermeranno o evidenzieranno alcune bugie,
è giusto e opportuno che, nell’ambito della legge, chi si trova uno contro tutti gestisca al meglio la “difesa” avvalendosi anche della facoltà concessa di non rispondere .. per eventualmente partire in contropiede nel girone di ritorno;
per noi, che avremmo voluto sapere come è andata davvero .. vorremmo davvero sapere davvero com’è andata davvero .. ci sarà solo(forse) da pazientare un po’ .. e poi sapremo (forse) TUTTO !