Il Piemonte dà il via libera alle cure domiciliari fuori Regione. Stecco: “Una risposta importante alle persone affette da gravissima disabilità”

Il Consigilio Regionale del Piemonte ha dato il via libera unanime alla proposta di legge sulle cure sanitarie domiciliari fuori regione che, come ha spiegato il primo firmatario Alessandro Stecco (Lega), “semplifica i procedimenti di richiesta e fornisce una risposta importante alle persone affette da gravissima disabilità, per garantire la continuità del servizio anche nel caso in cui il paziente si sposti temporaneamente in una regione diversa. È una legge che dà grande dignità alla nostra regione e ringrazio tutto il Consiglio per averla condivisa”.
La legge approvata oggi, prevede l’apertura di sportelli telematici a cura delle Asl di residenza e l’approvazione di intese tra le aziende delle diverse regioni.
Le prestazioni sanitarie erogate dalla regione di residenza verranno assicurate dall’Asl territorialmente competente della regione ospitante.
Con dei protocolli d’intesa verranno anche definite le modalità di compensazione, le modalità di rendicontazione e di addebito dei costi delle cure. La Giunta individuerà i criteri e i requisiti per individuare gli aventi diritto e le modalità di attivazione delle procedure.

Alessandro Stecco

“La legge  – prosegue il medico e professore universitario Alessandro Stecco – è finalizzata a garantire la continuità delle cure sanitarie domiciliari per coloro come i disabili gravissimi che ne hanno diritto e che si spostino temporaneamente in una regione diversa da quella di residenza. Abbiamo lavorato per favorire la collaborazione e il raccordo tra enti e i servizi, al fine di assicurare una gestione adeguata dell’assistenza a domicilio, oltre che a semplificare i procedimenti di richiesta di cure sanitarie domiciliari fuori regione, per esempio attraverso l’implementazione di sportelli telematici gestiti dalle Aziende sanitarie locali di residenza”.

“I destinatari della legge – conclude il neuro radiologo vercellese – sono i soggetti residenti in Piemonte, non autosufficienti, in condizioni di fragilità o con patologie in atto, che già usufruiscono di cure sanitarie a domicilio. Costoro, in caso di temporaneo spostamento in un’altra regione, hanno bisogno che le stesse prestazioni sanitarie ricevute nella regione di residenza vengano garantite dall’azienda sanitaria territoriale competente della regione ospitante. Siamo fiduciosi che tale normativa rappresenti un significativo passo avanti nel garantire un’adeguata assistenza sanitaria domiciliare, anche durante i temporanei spostamenti delle persone non autosufficienti, contribuendo così a migliorare la qualità della vita e la salute di tutti i cittadini piemontesi”.

Love
Haha
Wow
Sad
Angry

1 commento

  1. Su questa legge regionale sembra davvero
    impossibile aver qualcosa da obiettare.
    Per NON chiuderla li, mi domando:
    come non averci pensato prima??!
    È vero che le Regioni son nate
    ben dopo la Costituzione
    (che però le prevedeva)
    .. poi c’è stato il regionalismo ..
    e il federalismo ..
    e, sempre, si temeva
    un flusso enorme
    da “loro” a “noi”
    che, si sa, siamo migliori ..
    anche se Egoisti
    (oggi s’accorgono Tutti
    con gioia e generoso altruismo)
    Approposito. .forse la Meloni
    ha deciso per l’Unita del Paese
    .. o più semplicemente,
    (a sorpresa! ..)
    di farne (almeno) “una buona”
    Ma resta sempre un dubbio:
    Che le ragioni della Regione
    siano altre? ..meno ragionevoli.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here