E’ quasi una fiaba. Ma ascoltatela. All’inizio degli Anni Cinquanta, l’industriale del tessile Donato Faini decide di raddoppiare, delocalizzando al Sud il suo stabilimento vercellese di filati che, realizzato una ventina di anni prima, sta incontrando un successo clamoroso, al punto che i costumi da bagno prodotti a Vercelli diventano quelli ufficiali della nascente rassegna Miss Italia.
Secondo questa storia, che forse è anche un po’ leggenda, ma non importa, Faini si spinge in Calabria, sull’auto guidata suo autista, per studiare dal vivo dove collocare il nuovo stabilimento. In prossimità del piccolo e incantevole centro di Cetraro, in provincia di Cosenza, la vettura ha un problema e deve fermarsi. In attesa che un meccanico riparti il guasto, Faini e l’autista vanno a pranzo in una trattoria e incominciano a parlare della trasferta al Sud.

Un cameriere, o il proprietario del locale colgono i temi essenziali del colloquio e telefonano subito al senatore di quelle parti Giuseppe Mario Militerni: “Corra subito da noi, perché potrebbe esserci una prospettiva molto interessante per il nostro territorio”. Il senatore Milterni non se lo fa ripetere due volte: si precipita in quel ristorante e intavola una trattativa con Faini: “Venite qui a costruire il vostro nuovo stabilimento, vi doneremo il terreno e tutte le agevolazioni possibili”. E così, nel 1951, Cetraro accoglie uno stabilimento “gemello” di quello di Vercelli che finirà col fare lavoro a 650 persone: una cifra stratosferica per un paese di 8 mila anime.
Questo ricordo è stato rinverdito stamane, in sala giunta a Vercelli, dal vice sindaco di Cetraro, Tommaso Cesareo, che ha incontrato il sindaco Andrea Corsaro e l’assessore Mimmo Sabatino (artefice dell’iniziativa) per sottoscrivere, a nome del suo sindaco, Ermanno Cennamo, un “patto di amicizia” (quello che un tempo si sarebbe definito “gemellaggio”) tra i due Comuni, accomunati dalle fortune, poi purtroppo scemate a causa del drammatico suicidio di Faini, che però non possono essere scordate.

La crisi della “Faini” toccò simultaneamente Vercelli e Cetraro all’inizio degli Anni Settanta ed è curioso che sia nella nostra città sia nel piccolo centro calabrese al posto della “Faini” sorga un supermercato: Bennet a Vercelli, Conad a Cetraro. In Calabria Faini ebbe anche una scuola intitolata che oggi non c’è più), a Vercelli al figlio di Faini, morto in un incidente stradale, fu dedicato un asilo, ora non più in funzione, accanto alle scuole “Carducci”, Inoltre, parecchi cetraresi vennero a lavorare a Vercelli per poi stabilirsi qui definitivamente (e tra di loro i contitolari delle “Acacie”) e, per finire, molte delle fisarmoniche prodotte dalla Cooperfisa (questa mattina in sala giunta c’era anche la titolare Emiliana Roviaro) erano destinate alla Calabria ed in particolare proprio a Cetraro.

Al termine della cerimonia con la firma del “patto di amicizia” scambi di doni tra i due sindaci (riso, bicciolani e vino da Corsaro, con il libro sul Sant’Andrea di Roberto Casazza), l’invito agli amministratori vercellesi del vice sindaco Cesareo a ricambiare la visita e l’impegno del Comune di Cetraro a concedere la cittadinanza onoraria ad una delle discendenti dell’industriale, Maria Teresa Faini, che vive a Firenze.
Edm






Dopo tanti anni
Dopo tanti e tanti anni;
c’è voluto Corsaro
per far rima con Cetraro
per darci un taglio
al lungo silenzio
uniti anche dalla Roviaro,
è servito Cesàreo,
Ora siam contenti
perché
Vercelli
come Cetraro
è “lenta ed esperienziale”:
..
Cetraro – Piccola Grande Italia
https://www.youtube.com/watch?v=-ErJOKC3Gq8
1-continua
La triste storia della Faini
https://orsomarsoblues.it/2020/06/la-triste-storia-della-faini/
2-continua
la giovane e graziosissima italiana, Miss Italia di quel triste ’71 non ebbe successi e morì ancora giovane
Model Agency San Francisco …. Miss Italia 1971
http://agenziemoda.blogspot.com/2012/10/model-agency-san-francisco-miss-italia.html
3-fine