Con una lettera comunicato, inviata gli infermieri e ai giornali, il Sindacato degli Infermieri Nursing Up proclama 48 ore di astensione totale dal lavoro per il 12 e 13 aprile, uno sciopero che arriva dopo la sottoscrizione del contratto nazionale da parte dei sindacati confederali, di qualche giorno fa a Roma, il 23 febbraio, che ha evidentemente scontentato la rappresentanza sindacale di base che non ha firmato.
Ecco la lettera del Nursing Up per lo sciopero che sarà su tutto il territorio nazionale:
Cari colleghi,
non sarà certo un contratto misero, quello sottoscritto il 23 u.s. senza di noi, a fermare gli infermieri italiani.
La nostra mobilitazione continua , abbiamo proclamato 48 ore di sciopero nazionale degli infermieri e per il personale del comparto sanità ( esclusa dirigenza) per le giornate del 12 e 13 aprile 2018.

Riteniamo inaccettabile la carenza di risorse dovuta al disinteresse del Governo verso gli infermieri e gli altri lavoratori del SSN.
Riteniamo inaccettabile la tracotanza istituzionale con la quale , in dispregio alle migliaia di infermieri scioperanti, il Governo ha voluto affrettarsi a chiudere il contratto il 23 u.s. senza dare risposte alle nostre richieste.
Non saranno di certo i 67 euro che il contratto appena sottoscritto dagli altri sindacati attribuisce ad un infermiere di categoria D a fermarci.
Per questo la lotta continua!
Gli infermieri andranno avanti sino a quando non avranno soddisfazione di ciò che chiedono.
Per noi è inaccettabile:
1. il perdurare del blocco del trattamento economico del personale del SSN previsto dal DL 78/2010 convertito nella legge 122/2010 e il taglio dei fondi della contrattazione integrativa, perchè non saranno certo 85 euro medi promessi a tutti i lavoratori o i 67 euro che il contratto appena sottoscritto attribuisce agli infermieri in categoria “D” , che consentiranno di colmare il vuoto lasciato da 9 anni di congelamento contrattuale
2. il mancato riconoscimento della progressione economica(passaggio di fascia) e di quella verticale (passaggio di categoria) per infermieri, caposala e altri professionisti sanitari del comparto
3. la mancata valorizzazione dell’anzianità di servizio delle professioni sanitarie non mediche tramite scatti di carriera, il mancato riconoscimento delle ore necessarie all’aggiornamento professionale, la mancata possibilità di svolgere attività libero professionale
4. il permanere della crisi occupazionale infermieristica che vede oltre 25mila infermieri disoccupati
5. il sovraccaricare di lavoro il personale infermieristico per via del mancato ricambio
6. generazionale dovuto al blocco del turnover e alle esasperanti condizioni lavorative, logica conseguenza e alle ristrettezze economiche e al drastico contenimento dei costi messi in campo dalle aziende sanitarie.
Ora il testimone passa a Voi.
E’ necessario informare i colleghi in tutta Italia.
Da oggi, sino al giorno dello sciopero siete tutti sensibilizzati, come nostri rappresentanti sindacali ad organizzare assemblee informative su tutto il territorio : gli infermieri devono sapere le ragioni per le quali ci battiamo.
Il confronto si preannuncia duro , certo è che non ci fermeremo senza soddisfazione..
Il Segretario regionale Nursing Up
Claudio Delli Carri





