Nuovi strumenti per operare e vincere la cataratta in Valsesia: “Così abbateremo la lista d’attesa di 2600 persone”

Da sinistra: Fulvia Milano, Laura Cerra, Caterina Saccardi, Giuseppe Macrì ed Eva Colombo

Asl Vercelli, Associazione Igea Prevenzione Salute e Vita Odv e Fondazione Valsesia Onlus
hanno unito le loro forze per dare una mano tangibile al progresso dell’Oculistica dell’ospedale di Borgosesia, l’intento è di accelerare sull’attività chirurgica ambulatoriale della cataratta.
Il progetto prevede l’acquisto di strumentazione medica tecnologicamente avanzata per un importo complessivo di 300.000 euro, che sarà acquisita in cofinanziamento dalle tre realtà coinvolte. L’iniziativa è stata presentata ufficialmente oggi al Santi Pietro e Paolo di Borgosesia.

“Si tratta di un progetto che mira all’implementazione della struttura di Oculistica a Borgosesia e che vuole dare una risposta concreta ai bisogni del territorio, emersi dallo studio condotto dal responsabile dell’Oculistica Giuseppe Macrì e dal direttore della Chirurgia Gualtiero Canova – spiega la Direttrice generale dell’ASL, Eva Colombo – Il progetto sarà cofinanziato da Fondazione Valsesia e Associazione Igea”.

IL dottor Macrì dirige l’Oculistica da maggio 2021. “Il suo arrivo – commenta la Direttrice sanitaria dell’ASL, Fulvia Milano – ha portato ad un aumento delle prestazioni in ambito oculistico, anche per quanto riguarda gli interventi alla retina e alla cornea. In questo scenario, analizzando i dati, per gli interventi oculistici in Valsesia risultano 2600 richieste, con una mobilità passiva importante. Questa implementazione è una specifica risposta a questa esigenza”.

“La cataratta – sottolinea Macrì – è un problema estremamente diffuso sul nostro territorio, per il 90% si tratta di patologie senili ed è una delle principali cause di cecità, insieme alla maculopatia. 2.600 persone in lista d’attesa per questo tipo di intervento è un numero importante, che appena entreremo a pieno regime potremo abbattere. L’obiettivo è arrivare a 16 interventi a settimana a regime, con l’impegno di tre medici”.

“Finalmente con questa direzione generale, con l’avvento del dottor Macrì e con la sinergia di Fondazione Valsesia e Igea, questo progetto trova finalmente concretezza – ha aggiunto Gualtiero Canova – In un momento importante come il post Covid, questa iniziativa per la Valsesia è un sogno che si realizza”.

“La nostra fondazione ha sposato immediatamente il progetto, che riteniamo ambizioso e necessario e costerà complessivamente oltre 300 mila euro – commenta Laura Cerra, presidente di Fondazione Valsesia Onlus – Il primo obiettivo è acquisire la strumentazione per potenziare la sala operatoria, a partire da un microscopio del costo di circa 120.000 euro, cifra che contiamo di raccogliere entro fine anno con una serie di iniziative. Poi il progetto sarà implementato progressivamente. La volontà condivisa da tutti è di partire in tempi il più rapidi possibile”.
“Siamo una associazione presente sul territorio e orgogliosi di fare parte di questa sfida così importante per la comunità”, ha concluso Caterina Saccardi di Igea Prevenzione Salute e Vita Odv, presieduta da Maria Filippa Di Biase

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1 commento

  1. Se questo sorridente gruppetto di benissimissimointenzionati fa una donazione di ingente entità dobbiamo esser contenti e ringraziare con tre punti esclamativi !!!
    . Indipendentemetne dall’idea che abbiamo di società. Nel caso ne avessimo una. Dei ruoli e dei compiti rispettivi.
    Ma una domanda sorge anzi, risorge spontanea: perché in un Paese talmente benestante come il nostro da poterci permettere d’occuparci dei problemi sociali ed economici dei cittadini di tutto il mondo (dall’Africa all’Ucraina) .. c’è bisogno del gruppettino in foto, sia pur sorridenti, per curar la vista degli italiani? .. Che forse mai quelli che ci governano, nel caso dovessero una volta ancora condurci alle urne, contino sulla nostra miopia?
    ..
    Il governo Draghi può cadere?
    https://www.youtube.com/watch?v=nMKNuPd3r7g

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