Nel ricordo del raid aereo del 1930 di Lombardi, due vercellesi andranno in Panda fino a Tokyo

Il 13 luglio 1930, dall’aeroporto “Del Prete” decollò, dopo una “falsa partenza” del giorno prima, il Fiat AS1 con Francis Lombardi e il motorista Gino Cappannini che portò a termine lo storico raid aereo Vercelli-Tokyo, di cui parlò tutto il mondo. Dopo 94 anni, dallo stesso aeroporto, e nello stesso giorno (per celebrare idealmente quella storica impresa), partirà un’altra avventura: sempre Vercelli-Tokyo, ma stavolta in auto. E che auto: una semplice “Panda” di prima serie a due ruote motrici: la più facile da riparare in ogni parte del mondo.

Si tratta di un viaggio di circa 18 mila chilometri, attraverso 12 nazioni (con alcuni tratti ovviamente da percorrere in traghetto) che sarà compiuto da due avventurosi cinquantenni: Salvatore Morabito, per tutti “Salvo”, titolare della “Lube Cucine” e della “Permaflex” di Vercelli, e di Fabrizio Carrubba, per tutti “Fabri”, dipendente dello Studio tecnico Steci. Per i due, si tratta di stare lontani da casa almeno cinquanta giorni. Giocando anche sul dialetto hanno denominato da loro impresa “Panduma a Tokyo”, una crasi tra Panda e “anduma” (andiamo). Volevano a tutti i costi compiere un’impresa del genere, anche se originariamente non avevano pensato alla riproposizione, seppure su quattro ruote, dello storico raid di Lombardi. Poi si è accesa la scintilla anche per merito della vulcanica agente immobiliare commerciale Patrizia Corniani, che ha messo in piedi uno staff di supporto che appoggerà l’impresa: oltre a Patrizia Corniani ne fanno parte Alberto Beccaro, comandante e pilota acrobatico (trait-d’union con il Del Prete), Nino Lombardi, che sta mettendo a punto la Panda del mega viaggio, il dottor Pier Giorgio Fossale, che con la telemedicina si curerà della salute dei due automobilisti, Massimo Benedetti, che cura tutta la parte legata al Web e, non ultimo, Michele Fiorito di Ciriè, che avrà il compito di andare a prelevare la Panda, che dopo l’arrivo a Tokyo sarà caricata in aereo e portata a Pechino, e riportarla a Vercelli. 

Pino Innocenti parla di Francis Lombardi

Oltre allo spirito di avventura dei due pandisti, l’iniziativa ha anche un importante scopo benefico: quello di sostenere l’Avma, l’Associazione Vercellese Malati di Alzheimer, una scelta che nobilita il progetto di Carrubba e Morabito. Contano di raccogliere, tramite sostenitore e sponsor, almeno un euro a chilometro per donarli appunto all’Avma.

Spiegano i due automobilisti: “Data la complessità organizzativa e logistica dell’impresa, che fino ad oggi abbiamo auto finanziato, cerchiamo anche contributi a titolo di sponsor per coprire alcune spese (non di carattere personale) ancora legate al necessario espletamento delle pratiche doganali, della gestione delle importazioni temporanee della vettura , delle infinite autorizzazioni richieste. Ma chiediamo anche aiuti di carattere tecnico o di divulgazione mediatica, soprattutto per lo scopo benefico, e cioè la nostra campagna di raccolta fondi per l’Avma”. Per quanto riguarda i soldi destinati all’Associazione per l’Alzheimer, essi saranno girati direttamente sul conto corrente dell’Avma. I diversi tipi di sostegno si possono fornire anche andando sulla pagina Web www.panduma.it. Un altro scopo, pure nobile, del viaggio è quello di unire, per quanto possibile, una parte del mondo che in questo momento è purtroppo al centro di sanguinosi conflitti.

Carrubba e Morabito, che alloggeranno in diverse sistemazioni, senza escludere tenda e sacco a pelo, raggiungeranno Istanbul, poi Volgograd, Novosibirsk, Ulan Bator, Vladivostok, quindi la Corea del Sud col traghetto e poi raggiungeranno il Giappone sempre col traghetto. L’obiettivo è quello di essere ricevuti a Tokyo (e si stanno prendendo i necessari contatti diplomatici) dall’ambasciatore italiano, come avvenne per Lombardi e Cappannini.

“Panduma a Tokyo” è stata presentata ufficialmente in un hangar del Del Prete, alla presenza del sindaco Andrea Corsaro, dei verti dell’Aeroclub e di esponenti dell’Avma. E’ intervenuto a ricordare Francis Lombardi uno dei soci storici e autorevoli dell’Aeroclub “Marilla Rigazio”, Pino Innocenti.

Edm

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1 commento

  1. Che la fortuna li assista su tutto il percorso.
    Auguri a questi temerari Vercellesi.
    Sicuramente il “Pandino” non vi tradirà.
    Coraggio e ….in c….alla balena !!!!
    Bella “gita” !!!!!!!!!

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