‘Nonna, mi servono 4500 euro per un contratto”. A chiamare un sedicente nipote di una donna che le chiedeva di mettere subito a sua disposizione 4500 euro per un contratto. E quando lei, visto che non aveva i soldi in casa, ha detto di non averli in casa, la voce al telefono le ha consigliato di prendere un po’ di gioielli e di presentarsi in banca per prelevare la somma mancante.
Superato il disorientamento iniziale, la signora, però, ha contattato la figlia raccontando l’accaduto e, quest’ultima (sospettando subito una truffa) la Polizia. Immediatamente la squadra Mobile ha messo il telefono della pensionata sotto controllo, riuscendo così a intercettare altre due telefonate, in cui il falso nipote dava alla vercellese indicazioni precise su dove e a chi consegnare il denaro.
Intanto, mentre la signora eseguiva quanto le era stato indicato, la Volante riceveva una richiesta di intervento in un istituto di bancario per una sospetta truffa in atto ai danni di una donna.
La pattuglia, giungendo sul posto, ha notato subito un uomo sospetto, intento a parlare al cellullare a poche decine di metri dall’istituto bancario. L’uomo, un cittadino italiano di origine polacca, è stato sottoposto a controllo e, fin da subito, è apparso visibilmente agitato; inoltre e non è stato in grado di giustificare la sua presenza in città, se non asserendo di essere interessato all’acquisto di una non meglio specificata autovettura.
A quel punto, identificata anche la pensionata finita nel mirino del truffatore e ricollegati tutti i fili dell’accaduto è stato possibile denunciare l’uomo per tentata truffa. In auto sono stati trovati e sequestrati anche numerosi arnesi atti allo scasso tra cui alcune chiavi cosìdette “Bulgare”, spesso utilizzate per aprire le serrature.





