“No alle guerre fratricide”: l’appello alla pace dell’arcivescovo alla Processione delle Macchine

“Maria, che ha visto suo figlio umiliato, torturato e ucciso, ci invita oggi a non cadere nella follia della guerra fratricida”. Con queste parole, l’arcivescovo Marco Arnolfo ha dato il via alle 20,30, davanti alla basilica di Sant’Andrea, alla Processione delle Macchine, che è tuttora in corso e che si sta concludendo con il ritorno dei gruppi lignei raffiguranti la Passione in Sant’Andrea. Gruppi che stasera erano otto e non nove, come da tradizione, perché i responsabili della Confraternita di Santa Caterina, temendo la pioggia, hanno preferito, così ci è stato detto, non fare uscire la Macchina Cristo al Getsemani perché non sarebbe stato sicuro.

Non mancava solo quella Macchina, mancava soprattutto la gente non diciamo dell’anno scorso, quando la presenza della folla, dietro la Processione, ma soprattutto ai lati era stata impressionante, ma neppure quella di tanti altri anni. La minaccia di pioggia, esclusa dalle previsioni meteo, pur sempre incombente e soprattutto la temperatura invernale, 8-9 gradi, hanno tenuto a casa la gente. E dire che tutto era stato organizzato nel migliore dei modi, compresa la suggestiva scenografia di piazza Cavour con le immagini sacre proiettate sul palazzo sopra il Bar Portico 4 e con il Cavour rutto rosso.

L’antico rito, risalente nella forma attuale al 1759, ma nella forma con una grande croce che il Giovedì Santo passava per le strade della città al 1622, è stato compiuto. Ora domenica alle 6, in Duomo, si compirà quello ancora più antico dello Scoprimento del Cristo.

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3 Commenti

  1. (1) “Maria, che ha visto suo figlio umiliato,
    torturato e ucciso,
    (2) ci invita a non cadere
    nella follia di guerre fratricide.
    Questa Pasqua porti il dono della pace
    a questa umanità”
    ..
    Se il virgolettato è corretto .. e,
    cristiano-laicamente,
    non si possono che condividere
    pienamente le due locuzioni ..
    .. fatte le debite disgiunzioni
    ed evitando di confondere
    e contrapporre ,
    (tantomeno di frapporvi un “=”)
    la Morte e (prossima)
    Resurrezione di Gesù
    con la Pace (o mancanza di guerra).

  2. Completo accordo sulla più elementare:
    «Se vuoi la pace, educa alla pace»
    ..
    Naturalmente, è implicito che,
    per farlo bene,
    bisogna non dire le bugie

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