Nasce il Centro Antiviolenza Vercellese EOS

Il sindaco Maura Forte mentre firma il documento che sancisce la nascita del Centro Antiviolenza Vercellese EOS. Con lei l'assessore ai Servizi socio-assistenziali dell'Unione Montana dei Comuni della Valsesia Francesco Nunziata e la presidente di Liberazione e Speranza Elia Impaloni.

«Un progetto al quale Andrea Raineri ha creduto molto e per questo a lui vogliamo dedicarlo», sono le parole con cui il sindaco Maura Forte questa mattina in Sala Giunta ha presentato il Centro Antiviolenza Vercellese EOS (dal nome della dea greca dell’Aurora) che aprirà i battenti dal 1° aprile, ma che sarà prima inaugurato con un incontro al Salone Dugentesco martedì 26 marzo alle 17.30.

La nascita del Centro Antiviolenza è stato reso possibile dalla collaborazione fattiva di istituzioni e di associazioni. Per questo motivo al tavolo insieme al primo cittadino c’erano il comandante della Polizia Municipale Roberto Riva Cambrino, l’assessore ai Servizi socio-assistenziali dell’Unione Montana dei Comuni della Valsesia Francesco Nunziata e la responsabile Renata Antonini, la responsabile del Servizio Sostegno e Promozione Sociale del Comune di Vercelli Alessandra Pitaro, la presidente di Liberazione e Speranza Elia Impaloni e quello di Agape Alberto Regis.

Il Centro Antiviolenza segue l’esempio della Rete omonima, già definita sul territorio con riconoscimenti da parte della Regione Piemonte. L’obiettivo è quello di aiutare le donne che hanno subito episodi di violenza, purtroppo sempre più frequenti, e anche i bambini che ne sono loro malgrado coinvolti.

Offrirà supporto psicologico, sociale e legale ventiquattro ore al giorno, sette giorni su sette. Ecco perché sono state contattate associazioni che vantano una consolidata esperienza nel settore: Agape è attiva dal 2010 a Borgosesia dove ha aperto la prima casa di accoglienza, mentre Liberazione e Speranza opera a Novara dal 2014 ed è specializzata nell’assistenza di donne vittime di tratta.

A tal proposito le realtà coinvolte si stanno adoperando per garantire la formazione del personale, secondo le direttive imposte dalla Regione. Questo perché si aspettano numeri importanti e richieste di aiuto di ogni genere.

«Si tratta di un progetto extrapolitico – hanno commentato all’unisono i presenti al tavolo – che si è concretizzato grazie al dialogo tra le istituzioni, le associazioni e i centri di volontariato. Ciò che conta è che sia nata una struttura che non solo ascolta e consiglia, ma accoglie. Infatti nel Centro saranno disponibili due posti letto per le emergenze».

Come detto, il numero telefonico del Centro Antiviolenza Vercellese EOS sarà operativo a tutte le ore e per tutti i giorni della settimana, mentre lo sportello sarà aperto per 20 ore nell’arco dei sette giorni. La sua sede sarà in corso Libertà. Ricordiamo infine che una struttura gemella è già presente a Santhià. I numeri da chiamare sono il 15.22 e il 348.2695812.

m.m.

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