In questo travagliato 2020, segnato dai tristi fatti legati al Covid-19, un piccolo messaggio di speranza può essere cercato in Gianni Rodari, scrittore per l’infanzia nato a Omegna il 23 ottobre 1920 e morto a Roma il 14 aprile 1980. Sono due quindi le ricorrenze: il centenario della nascita e i quarant’anni della morte.
Tra le sue opere, che hanno accompagnato le prime letture di molte generazioni di bambini, ricordiamo “Il libro delle filastrocche”, “Favole al telefono”, “Il libro degli errori” e “I viaggi di Giovannino Perdigiorno”, oltre al più teorico “La grammatica della fantasia”.
Anche il Museo Leone celebra Rodari, ospitando due spettacoli, uno dei quali sarà di fatto il primo rappresentato a Vercelli dopo il lockdown. A idearli e volerli l’associazione culturale Il Porto, presieduta da Roberto Sbaratto e da Cinzia Ordine.
Sabato 20 e domenica 21 giugno alle 18 nel cortile di Casa Alciati andrà in scena un recital dedicato alle Filastrocche, al Libro degli errori alle Favole al telefono e alla Grammatica della fantasia. Con Roberto Sbaratto, ci saranno Valeria Bosco e il commento musicale di Luigi Ranghino.
Sabato 4 e domenica 5 luglio, stessa ora e stesso luogo, toccherà alla lettura scenica di C’era due volte il Barone Lamberto, forse la più coinvolgente e divertente storia creata da Rodari. I protagonisti questa volta saranno “I Camalli”, ancora insieme a Sbaratto.
«Rodari è stato un personaggio a tutto tondo – così l’attore e regista vercellese – se non altro per le date che hanno segnato la sua vita: 1920, 1980 e 1970, anno in cui ha ricevuto il premio Andersen per la narrativa dell’infanzia. Sembra proprio che gli piacessero i numeri pari, e per di più con lo zero. È per questo che in un anno tondo come il 2020, ma tutto storto a causa della pandemia, abbiamo deciso, con ogni forza, di aggrapparci a lui: a un autore tondo, grande e straordinario».
«I due spettacoli erano stati progettati prima della quarantena – prosegue Sbaratto – ma abbiamo temuto di non poter davvero realizzare la nostra idea. Fortunatamente la graduale riapertura delle attività, soprattutto di quelle teatrali e musicali, ci ha permesso di rispettare i nostri programmi. Ma quello che ci dà ancora più gioia è di poter riprendere la nostra più che decennale collaborazione con il Museo Leone».
Soddisfatto il presidente del Museo Leone Gianni Mentigazzi: «Siamo felici di ospitare questo omaggio a Gianni Rodari degli amici de Il Porto. Significa che poco per volta stiamo tornando alla normalità. Dopo l’apertura del 24 maggio, i nostri visitatori hanno già potuto usufruire della prima domenica a ingresso gratuito. Non si farà purtroppo lo Scambialibri, mentre stiamo ragionando su La Cultura a portata di Mamma e i laboratori didattici. Confermati gli appuntamenti con DucaleLab e con le due mostre che saranno inaugurate in autunno, ma sulle quali non anticipiamo nulla».
Naturalmente le rappresentazioni su Rodari si svolgeranno nel pieno rispetto dei protocolli per la sicurezza sanitaria: perciò i posti saranno dimezzati rispetto alla normale capienza (50 anziché 100) e la prenotazione sarà obbligatoria. Per questo motivo ogni spettacolo avrà due repliche.
La prenotazione è obbligatoria. Telefonare allo 0161.253204 (fino al venerdì alle 12.30) oppure al 334.8568194 (da venerdì pomeriggio). Le prenotazioni saranno valide anche via mail scrivendo a [email protected] Costo del biglietto di ogni singolo spettacolo 10 €.
m.m.