Vercelli – Alcuni cittadini che abitano nella Ztl stanno ricevendo, letteralmente a pacchi, multe da 70 euro al colpo perché sono entrati abusivamente nella Ztl a partire dal 2 aprile. In fealtà, il permesso di transito e sosta l’avevano, ma si erano dimenticati di rinnovarlo e il Comune, a differenza di tutti gli altri anni, non aveva sistemato a tutti i sette “varchi” della Ztl avvisi ben visibili che ricordavano la scadenza per il rinnovo entro il 1° aprile.
Da giorni eravamo informati di questo “disguido”, assai oneroso per i cittadini interessati, ma avevamo deciso di non pubblicare nulla fino appunto ad oggi perché questo problema non fosse oggetto di campagna elettorale: sapevano comunque che i cittadini si erano mossi e che avevano ricevuto dal Comune la garanzia che, dopo le prime proteste, le multe erano state bloccate a partire dall’11 aprile.
Il permesso di transito e di sosta nella Ztl viene concesso in base ad una domanda dell’interessato e dev’essere rividimato ogni anno, ma, alla scadenza del terzo (appunto l’anno in corso), per la maggior parte degli automobilisti si trattava di andare in banca, fare un versamento di 5 euro e quindi presentarsi al Comando dei vigili con due marche da bollo da 16 euro. Tutto ciò per il rinnovo triennale.
Una parte non trascurabile di automobilisti si è dimenticata, anche perché, a differenza di quanto era stato sempre fatto in passato (vedi la foto all’interno di questo articolo) all’ingresso dei sette varchi controllati dalle telecamere non sono stati messi i cartelli di avviso della scadenza di buona parte dei permessi; se non, a quanto pare, in un solo e non poca visibilità.
Certo, quei cittadini avrebbero dovuto segnarsi la scadenza (come hanno fatto tantissimi altri), ma ciò non toglie che non possano essere “puniti” come se non avessero mai avuto il permesso. Si lamentava giustamente uno dei “colpiti” dala raffica di multe: “Se mi sorprendono con la patente scaduta, pago una sanzione e anche salata, ma la pago una volta, non per tutti i giorni in cui non l’ho rinnovata, e questo dovrebbe valere anche nel caso analogo”.
Il Comune, comunque, ha incominciato a fare un gesto distensivo. Quando il primo gruppo consistente di cittadini ha incominciato a ricevere le prime contravvenzioni (intorno al termine della prima settimana di aprile) ha provveduto a bloccare le sanzioni e proceduto ai controlli su chi in effetti aveva ancora diritto al permesso e chi, al contrario, non l’aveva mai avuto. Ora si attendono novità: è assai probabile che del problema venga investito direttamente il nuovo assessore alla Polizia municipale.





