Non smette di infiammare la polemica politica il commento fatto su Facebook da Giulia Bodo, sorella del candidato sindaco di Vercelli per Più Europa Federico Bodo, la quale criticando aspramente l’onorevole leghista Paolo Tiramani lo aveva sostanzialmente accostato alla drammatica scomparsa dell’esponente leghista valsesiano Gianluca Buonanno.
È di oggi la condanna ufficiale alle dichiarazioni fatte dalla Bodo del segretario di Più Europa Benedetto Della Vedova, che aggiunge come il caso Bodo verrà trattato dall’organo di garanzia che si occupa degli iscritti al partito, e che provvederà all’espulsione di Giulia Bodo. Come riporta SkyTg24, che cita una agenzia, Della Vedova ha detto: “Della iscrizione a +Europa di Giulia Bodo si occuperà l’organo di garanzia del movimento, al quale verrà deferita oggi, e che deciderà sulla sua espulsione. Considero le sue parole assurde, violente e inaccettabili, senza se e senza ma”. “Chiedo scusa a nome di +Europa – aggiunge poi Della Vedova – all’onorevole Paolo Tiramani, le espressioni utilizzate dalla nostra iscritta sono totalmente incompatibili con lo spirito e i valori del nostro movimento”.
Ma cosa aveva scritto sui social? “Chissà che a forza di fare politica sulla pelle della povera gente, uno un giorno si pieghi a raccogliere il telefono in macchina mentre guida” aveva pubblicato la Bodo nella discussione con Tiramani riferendosi all’incidente in cui nel giugno 2016 morì Buonanno, grande amico dello stesso Tiramani. “Per giorni mi hanno dato ingiustamente del sessista – aveva ribattuto il parlamentare e sindaco di Borgosesia – poi la sorella del candidato sindaco di +Europa mi augura di morire come Buonanno. Ci indigniamo a senso unico? È una vergogna”.
Dalla frase di Giulia Bodo aveva poi preso le distanze il fratello, Federico Bodo, leggi qui, in una nota in cui sottolineava come la sorella non avesse parlato a nome del partito. Presa di distanza che aveva fatto pensare che lei non fosse iscritta a Più Europa: oggi invece arriva la richiesta ufficiale di espulsione, da parte del segretario Della Vedova, della pasionaria radicale.
