Motus, la stagione degli Anacoleti investe sul teatro della consapevolezza

Da sinistra Cuocolo, Gino, Monetti, Macis e Baucero.

«Il teatro, che sia pubblico o indipendente, come un luogo di consapevolezza e non solo di intrattenimento»: queste parole, pronunciate da Sandro Gino, riassumono alla perfezione la filosofia che guida Motus, la stagione dell’Officina Anacoleti presentata qualche giorno fa nel foyer del Teatro Civico, che nel suo sottotitolo recita Movimento, Ispirazione, Mutamento.

Nell’occasione Gino era affiancato da Alice Monetti, altro elemento fondamentale della compagnia vercellese, da Renato Cuocolo che di lì a poco sarebbe poi partito per Lugano dove lo attendeva Roberta Bosetti per l’importante Festival Internazionale di Teatro, Nadia Macis di Fondazione Piemonte dal Vivo, Gianna Baucero assessore alla Cultura del Comune di Vercelli.

Il cartellone prevede dieci spettacoli da novembre a maggio 2024, più uno fuori stagione di danza contemporanea. Sarà proprio quest’ultimo a dare il via alla stagione sabato 21 ottobre al Civico: si tratta di Who am i che prevede l’esibizione dei danzatori di Kibbutz Contemporary Dance Company di Rami Be’er. La caratteristica principale è che sarà uno spettacolo audio-descritto per persone non vedenti nell’ambito del progetto Teatro no Limits.

Il secondo appuntamento, in ordine cronologico, sarà il 3 novembre nell’Officina di corso De Gregori con La sparanoia con Niccolò Fettarappa Sandri e Lorenzo Guerrieri, due giovani dinamitardi che vivono in casa e puliscono il bagno in cerca di una rivoluzione.

Venerdì 24 novembre, sempre in Officina, Sistema nervoso di e con Leonardo Capuano della Compagnia Orsini-Armunia, celebre per una versione in lingua sarda del Macbeth. Il 1 dicembre tocca a Trucioli con Gli Omini, due attori che mettono in scena un’Italia in miniatura tutta abitata dai più piccoli.

Passiamo al 19 gennaio 2024 con SID – Fin qui tutto bene con Alberto Boubakar che racconta la desolazione di chi proviene da altrove e abita le periferie dell’Occidente. Domenica 25 febbraio ancora in corso De Gregori Whire Rabbit Red Rabbit, un esperimento sociale di libera scrittura in forma di teatro: l’attore che accetterà la sfida salirà sul palco dove troverà una busta sigillata contenente il testo dello spettacolo, da lui letto per la prima volta.

Il 15 marzo al Museo Borgogna, altro partner di Motus, Opera Pop con Luigi Orfeo e Alberto Cipolla. I due avranno il compito di scoprire la musica classica celata nella musica leggera tra aneddoti curiosi, rivelazioni stupefacenti e scoperte inaspettate.

Mercoledì 21 alle 19 e alle 21.30 e domenica 24 marzo alle 18 e alle 20 al Teatro Civico l’ultimo lavoro di Cuocolo/Bosetti dal titolo emblematico: Teatro. «Attraversare uno spazio e interrogarsi sul suo significato e sul significato di quel gesto», ha spiegato Renato Cuocolo. In questo caso il teatro appunto e in particolare i luoghi di solito interdetti agli spettatori come ad esempio i camerini, le quinte, il palco etc.

Venerdì 12 aprile si torna in Officina con Risate di gioia interpretato da Elena Bucci e Marco Sgrosso che la notte di Capodanno in un teatro abbandonato si interrogano su come erano gli spettacoli del passato.

Venerdì 19 e domenica 21 aprile Ranocchio salva Tokyo per la regia di Alice Monetti, produzione made in Anacoleti. Un uomo torna a casa dopo una giornata di lavoro e si trova in salotto un enorme anfibio che chiede di aiutarlo a salvare la metropoli giapponese.

Venerdì 24 maggio Motus chiude con una vecchia conoscenza: Ciro Masella in Reading Novecento, spettacolo che prende spunto dal noto romanzo di Baricco. Come accade da qualche anno, il giorno prima Masella terrà un seminario per gli attori degli Anacoleti, ma comunque aperto a chiunque fosse interessato.

Per Motus sarà possibile sottoscrivere tre abbonamenti: Fedeltà include 9 spettacoli (escluso Opera Pop al Museo Borgogna) e costa 90 €; Fedeltà Plus comprende 10 spettacoli, compreso Opera Pop, e costa 100 €; College, una novità, riservato agli studenti degli Istituti di istruzione superiore, con 9 spettacoli (non Opera Pop) e costa 45 €. Le prevendite saranno attive fino al 14 ottobre, esclusivamente il sabato dalle 10 alle 12, alla biglietteria di via Monte di Pietà.

Biglietti singoli: intero 15 €, ridotto (over 65, under 25, universitari, docenti, abbonamento Musei Piemonte e VdA, FAI, abbonamento stagioni teatrali Piemonte dal Vivo) 12 €; Opera Pop al Museo Borgogna biglietto unico 20 €.

m.m.

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1 commento

  1. Un programma davvero stimolante
    e impegnativo per l’ascoltatore,
    dove .. gli Anacoleti s’incrociano col Borgogna.
    Chissà se il gravoso compito infermieristico di EmozionArti
    sarà stato portato a compimento così bene
    da rendere “fruibile” (godibile a tutti i “convalescenti”)
    questo degli Anacoleti!

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