Mostra del Cinema a Venezia: la rinascita dei “nostri” Oscar

31 agosto, 10 settembre, queste le date di inizio e fine della 79esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, svoltasi nel suo Lido. La kermesse, che ricordiamo è una delle più importanti al mondo, è stata diretta da Alberto Barbera e organizzata dal presidente della BiennaleRoberto Cicutto, mentre a capo della giuria preposta a votare i migliori film c’è stata l’attrice premio Oscar Julianne Moore.

L’evento, ormai ritornato ai suoi fasti pre-Covid, ha accolto tanti titoli e ancor più personaggi di grande spessore. Si pensi che il festival ha avuto come film d’apertura “White Noise” del regista Noah Baumbach (“Storia di un Matrimonio”), che vede nuovamente Adam Driver come protagonista. Molto è poi successo durante il passare dei giorni ma tra i momenti di maggiore spicco possiamo trovare l’arrivo di Ana de Armas che ha catalizzato l’attenzione dell’intero Lido su di sé, sia per la sua bellezza ed eleganza ma anche perché protagonista del crudo biopic sulla vita di Marylin Monroe: “Blonde”. A sorpresa compare sul Red Carpet il produttore del suddetto film: Brad Pitt! Ma il momento di maggior bellezza è sicuramente quello che ha visto il ritorno di Brendan Fraser, star de “La Mummia”, ora tornato dopo essere stato a lungo (troppo) lontano dalle scene. Dopo la proiezione di “The Whale” di Darren Aronofsky che lo vede come protagonista, il pubblico gli ha dedicato sei minuti di applausi, che ha portato l’attore a commuoversi e, con lui, anche tutti i fan sparsi per il mondo.

Il clou del festival, per quanto colmo di tante bellezze, è però sempre il suo finale, che vede finalmente pescati i nomi dei candidati nelle varie categorie filmiche. L’Italia, giocatori in casa, conquista due premi: Miglior Regia a Luca Guadagnino per il suo “Bones and All” (più premio Marcello Mastroianni per l’interpretazione della sua protagonista Taylor Russel) e il premio Francesco Pasinetti 2022, assegnato dai Giornalisti Cinematografici Italiani, dato a Paolo Virzì per il suo “Siccità”.

Il Leone d’Oro al Miglior Film è andato a “All the Beauty and the Bloodshed”, documentario di Laura Poitras incentrato sulla vita dell’artista fotografa e attivista Nan Goldin e della sua lotta contro la società farmaceutica Purdue Pharma, ritenuta responsabile dell’epidemia di oppioidi in America. Leone d’Argento – Gran Premio della Giuria all’opera prima di Alice Diop, “Saint Omer”, un dramma che narra il processo di una giovane donna accusata di infanticidio.

Miglior Sceneggiatura a Martin McDonagh, anche regista del film “The Banshees of Inisherin” (in uscita in Italia il 2 febbraio 2023) con Brendan Gleeson e Colin Farrell dove si aggiudica la Coppa Volpi come miglior attore. Miglior attrice, invece, alla divina Cate Blanchett per il suo ruolo in “Tàr” di Todd Field. Un premio conferito sia per merito ma anche come segno di solidarietà è il Premio della Giuria dato a “No Bears” di Jafar Panahi, regista al momento bloccato in Iran ma che ha con coraggio realizzato la pellicola che parla proprio di fuggire dal proprio paese e dalle sue guerre, alla ricerca di un futuro migliore e più umano.

Tra gli ultimi premi ci sono, nella sezione Orizzonti, il miglior film a “World War III” di Jang-e Janahi Sevom, vincente anche del premio miglior attore andato a Moshen Tanabandeh, mentre la miglior regia è stata data a Tizza Corvi e Rainer Frimmel con il mokumentary “Vera”, pellicola che fa un sincero ritratto a Vera Gemma, figlia d’arte del celebre attore di spaghetti western Giuliano Gemma. Grazie all’apertura dei suoi ricordi e fragilità, l’attrice ha vinto il premio come miglior attrice!

Ancora una volta, la magia del Cinema è tornata in tutta la sua potenza.

 

Emanuele Olmo

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3 Commenti

  1. Per avere un’idea dell’Importanza che riveste la Mostra del Cinema a Venezia nel 2022 basta dare un’occhiata a chi sia il PRESIDENTE DELLA GIURIA:
    Julianne Moore
    ..
    .. americana (dove ha ottenuto la maggior parte dei “riconoscimenti”) .. ha sostenuto John Kerry nella sua campagna presidenziale. Dal 2002 è collaboratrice del ST Alliance, associazione che si prodiga nel creare consapevolezza nei confronti della sclerosi tuberosa .. (come ogni buon americano di successo)
    ..
    https://it.wikipedia.org/wiki/Julianne_Moore
    1-c.

  2. M’è venuto in mente di “chiedermi” chi fosse il PRESIDENTE DELLA GIURIA nel 1955 (un po’ a caso) .. così .. tanto-per immergermi nell’epoca in cui il cinema italiano era AMATO, RISPETTATO .. e mal-copiato in tutto il mondo (o no?):
    ..
    MARIO GROMO
    n. a Novara .. (fra l’altro)
    .. Nel testamento dispose che la sua casa di corso Lanza a Torino fosse assegnata per cinque anni ad uno scrittore piemontese.
    ..
    ebbe come unico riconoscimento, questo:
    A lui è dedicata la Biblioteca Internazionale di Cinema e Fotografia di Torino, ospitata dal Museo Nazionale del Cinema.
    https://it.wikipedia.org/wiki/Mario_Gromo
    2-fine

  3. Un secondo quesito.
    È più “utile” l’apporto di J. Moore al “cinema italiano”
    oppure
    il gas liquefatto americano (che ci costa enne volte più in confronto con quello di prima) col rigassificatore di Piombino, per i fasti dei cittadini italiani?

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