Alza il gomito al bar e poi minaccia di suicidarsi. Per questo la barista allerta la Sala Operativa della Questura di Vercelli e segnala che l’uomo, uscendo dal locale, si era diretto verso il fiume Sesia
Immediatamente un equipaggio della Squadra Volante e uno della Polizia Stradale hanno raggiunto il ponte, notando un uomo seduto sul parapetto del fiume che, in evidente stato di ebbrezza, dichiarava la volontà di porre fine alla sua vita.
All’avvicinarsi degli agenti, che pure cercavano di non farsi notare, l’uomo ha iniziato a urlare, minacciando di lasciarsi cadere nel fiume in caso di intervento.
A questo punto uno degli operatori ha iniziato una conversazione con l’uomo, cercando di dissuaderlo, intanto il secondo operatore della Volante, coadiuvato da un equipaggio della Polizia Stradale, approfittando di un attimo di distrazione, è riuscito ad afferrarlo e a tirarlo giù dal parapetto.
Innervosito dall’intervento degli agenti, l’uomo si è così laciato in una violenta resistenza, colpendo i poliziotti con calci e pugni tanto che gli stessi sono stati di fatto obbligati a immobilizzarlo al fine di tutelare la propria incolumità personale, oltre che la salute del mancato suicida.
Una volta che sono riusciti a calmarlo, gli agenti hanno poi chiamato il 118 per fare accompagnare l’uomo in ospedale e valutare anche eventuali percorsi psicologici di assistenza.