Con Milanoguida l’arte e la cultura arrivano direttamente a casa

Il Duomo è una delle circa cinquecento proposte che offre Milanoguida

In tempi di lockdown, di zone gialle, arancioni e rosse, di divieti di spostamenti tra le Regioni, di musei, teatri e cinema chiusi, tra le cose che più mancano va inclusa la libertà di potersi immergere tra le bellezze dell’arte e della cultura. Oggi le persone sentono l’esigenza di riappropriarsi della propria vita, il che comprende anche la volontà di conoscere il mondo che ci circonda e di sapere leggere con occhio attento le numerose testimonianze artistiche che ci raccontano le storie di chi è venuto prima di noi.

Un quadro, una chiesa, una scultura, un parco, un monumento, una mostra: cose che magari abbiamo sempre date per evidenti e disponibili, oggi non lo sono più. Se per taluni aspetti è possibile ovviare, facendo di necessità virtù e cercando la nostra opera preferita su un libro o su internet, per altri questo processo, a lungo andare, risulta essere sterile e ripetitivo. Lo è per un semplice motivo: manca il contatto diretto, quello che Walter Benjamin nel suo fortunato saggio L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica, chiamava l’hic et nunc, cioè l’esistenza unica e irripetibile di ciò che amiamo nel luogo in cui si trova.

Venendo meno questo elemento, l’opera in questione perde di autenticità, «la quintessenza di tutto ciò che, fin dall’origine di essa, può venire tramandato, dalla sua durata materiale alla sua virtù di testimonianza storica». In altre parole l’aura. Che è complicato a descrivere a parole, ma se uno ha presente cosa ha provato quando si è trovato davanti alla Cappella degli Scrovegni o alla Basilica di Sant’Andrea (tanto per restare a Vercelli e per fare due esempi su milioni), allora sa a cosa ci stiamo riferendo.

Quando tutto tornerà alla normalità, in molti cercheranno di ritrovare questa famosa aura, non sapendo che l’hanno sempre sperimentata ogniqualvolta si sono fermati a riflettere dinanzi a una qualsiasi opera d’arte. Ciò che può al limite difettare nella fruizione, è la scarsa conoscenza di un linguaggio specifico, più che giustificabile in un’epoca dove l’educazione al bello è messa duramente alla prova dal continuo e quotidiano bombardamento di immagini. Per paradosso, più ne vediamo e meno sappiamo discernere quelle buone da quelle cattive.

A venirci in aiuto non ci sono soltanto i libri, ma anche chi del rendere l’arte più chiara a chi poco la mastica ne ha fatto un lavoro. È il caso di Milanoguida, una bella realtà, nata nel 2009 da una felice intuizione della milanese Gabriella Ragozzino (laurea magistrale in Storia dell’Arte ottenuta a pieni voti), che grazie a una proposta intelligente e varia ha permesso a tante persone di entrare in contatto diretto con la cultura. Milanoguida è un luogo di incontro che propone guide e tour alla scoperta della città, con visite ai suoi capolavori artistici, dal Duomo al Cenacolo, passando per gli itinerari attraverso i luoghi più nascosti, dove spesso si annida il vero senso della storia, dell’arte e dell’identità culturale milanese.

«Una delle nostre peculiarità – ci spiega Gabriella Ragozzino – è quella di rivolgerci agli abitanti stessi di Milano che spesso danno per scontato ciò che hanno tutti i giorni sotto gli occhi oppure lo conoscono solo superficialmente. Penso ad esempio al Cimitero Monumentale, a Sant’Ambrogio, alle Terrazze del Duomo, al Cenacolo, posti dove magari nessuno ha mai messo piede, che si trasformano in un qualcosa di vissuto, in un’esperienza che poi rimane».

L’idea è piaciuta talmente tanto che c’è voluto poco perché si unissero altre guide turistiche, tutte abilitate e tutte laureate in Storia dell’Arte, con diverse specializzazioni a seconda delle visite. Così del Cenacolo parlerà chi è esperto di arte moderna, del Caffè Jamaica e del suo circolo chi ha studiato arte contemporanea, di Sant’Ambrogio e del Duomo chi ha confidenza col Medioevo e così via.

Attualmente l’offerta comprende circa cinquecento itinerari tematici, ai quali si sono uniti i viaggi nelle principali città d’arte con tanto di trasporto e pernottamento incluso, le visite letterarie in città, con letture dei passi dei più conosciuti scrittori milanesi (Manzoni e Gadda tanto per citarne due) e quelle scientifiche che portano i partecipanti nei posti più belli e naturali della Lombardia.

Purtroppo tutto questo apparato è stato completamente stravolto dall’emergenza sanitaria. Ciononostante Milanoguida non si è arresa e ha giocato la sua carta vincente: le Connessioni Culturali. Di cosa si tratta per l’esattezza: «Un progetto complementare e integrativo delle visite guidate – è ancora Gabriella Ragozzino a parlare – volto a scoprire bellezze lontane e ad approfondire ulteriori aspetti culturali. È una serie di incontri virtuali che oltrepassano i confini spaziali, le distanze geografiche e temporali, permettendo dei tour che sarebbero difficili da realizzare o addirittura impossibili nel mondo reale, in compagnia di artisti, monumenti, siti archeologici, letteratura, storia dell’arte e bellezze naturali».

Anche in questo caso c’è solo l’imbarazzo della scelta. Ecco quindi le monografie degli artisti, degli scrittori e dei musicisti, i segreti della scienza, i viaggi nelle città italiane (ce n’è uno anche su Vercelli) e quelli all’estero, i tour archeologici, le visite ai musei e alle mostre, i focus sulla storia, sui costumi, sull’antropologia, sull’architettura e altro ancora. I partecipanti si connettono e trovano un esperto che parla loro dell’argomento scelto, potendo interagire con domande in chat, a voce e rispondendo a semplici quiz.

«Le Connessioni Culturali sono un format che pensiamo di mantenere – conclude la fondatrice di Milanoguida – perché abbiamo visto che la gente è interessata, sempre che sia stimolata con un prodotto di qualità. Diffondere la cultura e fare appassionare all’arte è la nostra missione, riuscire a farlo anche in questo difficile momento storico è un’azione che ha ancora più valore». Un esercizio utile, aggiungiamo noi. Perché la speranza è che quando si potrà tornare senza costrizioni a vivere la cultura, essa diventi realmente la lingua universale per tutti.

Massimiliano Muraro

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1 commento

  1. Come al solito Massimiliano Muraro ci offre spunti di approfondimento e di comprensione della realtà, oltre alle notizie, utili e complete .. grazie! .. è sott’inteso che avanti di questo passo, Milanoguida e le Connessioni Culturali si faranno sempreppiùpperfette .. e, se il governo riuscirà a tenerci ancora a lungo, forzatamente a casa con il lodevole obiettivo non prendere l’influenza .. perderemo per sempre la capacità oltre che la possibilità di vivere nel mondo reale, quello davvero tridimensionale .. “pluridimensionale”, per le emozioni che fornisce solo il vivere davvero .. un caffè in Galleria o in quella stradina un po’ più in la, alla Motta (non c’è più .. ! ?) vedremo ogni immagine virtuale e perfetta (grazie anche ai programmi di ritocco) per esempio di Palazzo Reale ma non potremo mai più salire dalla MM e improvvisamente constatare che ci avevano appena rubato il portafoglio .. non potremo quindi neppure conoscere quel gentile vigile con i baffoni che raccolse la nostra storia, vedere i negozi o incontrare quel famoso personaggio della tv, oppure, in casi di somma fortuna, sentirci rinascere dopo esserci trovati improvvisamente di fronte, salendo la scala mobile della Rinascente, la Vera Gabriella Ragozzino.

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